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Noah Lyles scatenato: “Quando io corro al massimo, gli altri muoiono: 200 metri in 19.1, batto Bolt”

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Lyles / Lapresse

Noah Lyles non è riuscito a giganteggiare come avrebbe voluto ai recenti Mondiali Indoor. Il fuoriclasse statunitense è stato battuto dal connazionale Christian Coleman sui 60 metri e poi ha voluto entrare di forza nella 4×400, completando una terza frazione non così entusiasmante (poi il quartetto a stelle e strisce ha chiuso al secondo posto alle spalle della Germania).

Il Campione del Mondo di 100 e 200 metri voleva lanciare chiari segnali a Glasgow e invece ha perso nello sprint puro e, al momento, la sua candidatura a fare parte della staffetta del miglio alle Olimpiadi di Parigi 2024 appare illegittima. Il sogno di conquistare quattro medaglie ai Giochi sembra per il momento ben lontano dall’esaudirsi.

Noah Lyles ha però visto il bicchiere decisamente colmo, come ha dichiarato al termine della rassegna iridata: “Non vedono che la mia partenza, che potrebbe anche sembrare non così veloce, è in realtà tecnicamente più solida delle altre. Praticamente, mentre tutti trovano l’assetto, io sono ancora nel mio drive. Quando tutti raggiungono la loro velocità massima io sto ancora accelerando, mentre tutti muoiono, io sto correndo alla mia massima velocità. C’era un piano ed è migliorato: ora sono al punto in cui posso realizzarlo correndo in 6.4 i 60: ora solo il cielo è il limite“.

Noah Lyles ha poi confermato di voler correre i 100 metri in 9.60 e di voler attaccare il record del mondo sui 200 metri (19.19 di Usain Bolt): “Stavo guardando il programma Total Runner Production e secondo me stava facendo dei conti piuttosto onesti ed è divertente perchè anch’io stavo facendo i miei calcoli e siamo arrivati alla stessa soluzione: 19.10. Quindi 19.10 è il tempo“.

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