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Sci Alpino

Pagelle gigante Aspen: De Aliprandini ha ancora qualcosa da dare, Vinatzer meglio che in slalom?

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Marco Odermatt
Marco Odermatt / LaPresse

PAGELLE GIGANTE ASPEN

Venerdì 1° marzo 

MARCO ODERMATT 11: sì, 11 come le vittorie di fila in gigante. Un risultato stratosferico. Ottava vittoria su otto gare tra le porte larghe in stagione. 36a in carriera. Un campione immenso che trionfa anche in una occasione simile, quando commette diversi errori e imprecisioni. Se ne accorge, si rimette in spinta e nel finale fa di nuovo il vuoto.

LOIC MEILLARD 8.5: questa volta lo svizzero ha creduto davvero alla vittoria. Gli è mancato poco. Appena 14 centesimi. All’ultimo intermedio era davanti al connazionale. Poi, però, il fuoriclasse ha fatto la differenza.

ATLE LIE McGRATH 7.5: un podio importante per merito di una rimonta notevole. Settimo dopo la prima manche, centra il gradino più basso del podio con pieno merito. Parte dopo i due azzurri e sembra alle loro spalle, ma nel finale cambia marcia e centra il grande risultato.

THOMAS TUMLER 7.5: manca il podio per appena 16 millesimi ma disputa due manche solide e senza errori. Terzo svizzero nelle prime quattro posizioni. Il movimento elvetico è dominante tra le porte larghe.

LUCA DE ALIPRANDINI 7: bentornato Luca! Finalmente il nostro portacolori disputa due manche di livello assoluto e, dopo il nono tempo a metà gara, rimonta fino alla quinta posizione a soli 22 centesimi dal podio. Miglior gara stagionale, a 33 anni ha ancora qualcosa da dare.

ALEX VINATZER 7: grande risultato per l’altoatesino che, da specialista dello slalom, ormai sta diventando una realtà anche in gigante. Ottavo dopo la prima manche, sale due gradini ed è sesto a 32 centesimi dal podio. Prima top10 della carriera tra le porte larghe.

FILIPPO DELLA VITE 5: quanti rimpianti! Era addirittura in vantaggio rispetto a Marco Odermatt dopo il primo intermedio, di ben 3 decimi. Il bergamasco sembrava pronto per una gara da assoluto protagonista, ma è uscito già nella prima manche all’ingresso del piano, sbagliando completamente la linea d’entrata.

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