MotoGP
Pagelle MotoGP, GP Qatar 2024: Bagnaia imprendibile, Martin paga dazio, Bastianini tardivo
Calato il sipario sul primo appuntamento del Mondiale 2024 di MotoGP. Sul circuito di Lusail, in Qatar, la stagione della top-class ha avuto inizio e i responsi tra Sprint Race e gara domenicale sono arrivati. Andiamo ad analizzare quali sono state le risposte dai protagonisti con le nostre pagelle sulla tappa n.1 iridata.
PAGELLE GP QATAR 2024 MOTOGP
Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo) 10 – Per mettere insieme la gara perfetta, bisogna anche essere un po’ matti. Pecco l’ha fatto con un primo giro incredibile, a far capire chi comanda. Deciso in staccata su Binder e Martin e ciao alla compagnia. Un martello il piemontese e la prima vittoria in questo round è significativa per far capire le sue motivazioni, rispondendo ai problemi della Sprint Race.
Jorge Martin (Ducati Pramac) 7 – Quando c’è da usare l’istinto è il più forte, mentre quando è necessario pensare un attimo a cosa fare l’iberico non è così lucido. Primo giro troppo conservativo e addio ai sogni di gloria. In una MotoGP dove la partenza è ormai fondamentale, l’aver subito l’avvio a fuoco di Pecco è costato il podio più alto e inoltre vanno risolti alcuni problemi legati alle vibrazioni.
Brad Binder (KTM Factory) 8 – La KTM è lui e nel mare Ducati la macchia arancione è quella del sudafricano. Secondo ieri e secondo oggi, mettendo in mostra un grande controllo della moto austriaca e tenendo a freno il degrado delle gomme. Se Miller si stende, lui arriva al traguardo e lo fa anche bene. Da considerare nell’ottica iridata.
Marc Marquez (Ducati Gresini) 7.5 – Il processo di adattamento con la Ducati GP23 è ancora da completare, ma i punti messi in cassaforte ci sono, su una pista che mai è stata troppo amica. La sensazione è che, dopo la fase di rodaggio, ci saranno problemi per gli altri. Da questo punto di vista, il quarto posto odierno ha in sé tanti aspetti positivi.
Enea Bastianini (Ducati Lenovo) 5.5 – Troppo passivo nella prima parte del GP e tardivo il rientro nella top-5. Se il romagnolo vuole davvero lottare per il Mondiale non può permettersi una fase letargica nella prima parte di un GP, specie nella massima cilindrata per come è ormai caratterizzata.
Aleix Espargaró (Aprilia Racing) 5 – La delusione al vertice sono lui e la Casa di Noale. Ci si aspettava che il ruolo di anti-Ducati spettasse all’iberico e invece, complice una cattiva partenza, l’ottavo posto ha il sapore della bocciatura
Pedro Acosta (GasGas) 7.5 – Un nono posto che non dice tutta la verità perché il rookie iberico, nella sua prima gara in top-class, ha fatto davvero paura, prendendosi anche la soddisfazione di siglare il giro più veloce del GP. Di talento ne ha a quintali l’iberico e la sensazione è che la GasGas/KTM abbia per le mani un pilota davvero speciale.
Marco Bezzecchi (Ducati VR46) 4.5 – A disagio con la GP23 e un po’ perso. Non è iniziato nel migliore dei modi questo campionato per il “Bezz” e da parte del team ci sarà molto da lavorare. In Qatar l’insufficienza c’è e non si può negare, visto il 14° conclusivo.
Yamaha 4 – Il povero Fabio Quartararo è costretto a scavicollarsi per ottenere un undicesimo posto. Basta questo per dire come a Iwata la crisi è profonda e vedremo se le concessioni daranno una mano a ritrovare la retta via.
Honda 4 – Vale un po’ lo stesso discorso fatta per l’altra Casa giapponese. Luca Marini non ha ancora capito come guidare questo moto, mentre Johann Zarco e Joan Mir ci mettono una pezza con il 12° e 13° posto. Si è lontani dal trovare una soluzione.