Ciclismo

Pagelle Tirreno-Adriatico 2024: Ganna non è bocciato, ora Tiberi va valutato in montagna

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Tiberi / Sprintcycling

PAGELLE TIRRENO-ADRIATICO 2024

Lunedì 4 marzo 

Juan Ayuso, 9: non è uno specialista, ma nelle prove contro il tempo va davvero forte. Lo scorso anno si era imposto in una cronometro di quasi 19 km al Giro di Romandia, oggi si è tolto lo sfizio di beffare per un solo secondo un bi-campione del mondo. A questo punto è il chiaro favorito per il successo finale della Tirreno-Adriatico, soprattutto considerando i 22″ di vantaggio su Jonas Vingegaard.

Filippo Ganna, 7: sappiamo che ha vissuto un inverno travagliato, con una preparazione non ottimale a causa di una forte e prolungata influenza. Tuttavia oggi la forma è apparsa decisamente in crescita rispetto all’ultima uscita in Algarve. Di sicuro il percorso non lo ha favorito, con tante curve dove occorreva frenare per poi rilanciare l’andatura quasi da fermo. La Corsa dei due Mari servirà al classe 1996 per ritrovare il giusto colpo di pedale in vista della Milano-Sanremo, anche se i veri obiettivi stagionali arriveranno a fine luglio.

Jonathan Milan, 8: stiamo parlando di uno dei primi 5 migliori inseguitori al mondo su pista, dunque la sua prestazione odierna in una cronometro relativamente breve non stupisce. Tuttavia Milan punta a diventare uno dei migliori velocisti in circolazione. La Lidl-Trek gli ha messo a disposizione un treno per le volate, il cui ultimo uomo sarà un gregario di lusso come Simone Consonni: domani la prima occasione allo sprint. Se nella tappa di Gualdo Tadino terrà duro, allora potrebbe anche ambire ad indossare la maglia azzurra grazie agli abbuoni. Deve recuperare 12″ ad Ayuso.

Antonio Tiberi, 7,5: l’Italia sta attendendo trepidante un Messia per le corse a tappe. Sul giovane laziale, da anni, sono riposte aspettative importanti. Su di lui ha sempre scommesso ad occhi chiusi l’ex ct Davide Cassani quando ancora militava tra gli juniores, mentre Vincenzo Nibali si era spinto a dire che “secondo me questo ragazzo ha stoffa“. Ora è il momento di dimostrarlo. Il settimo posto odierno è incoraggiante, a tal punto che non è proibito fare addirittura un pensierino al podio finale. Tra San Giacomo e Monte Petrano capiremo davvero quali saranno le ambizioni di questo ragazzo in cui la Bahrain-Victorious crede molto, a tal punto da averlo investito del ruolo di capitano per il prossimo Giro d’Italia.

Jonas Vingegaard, 5: 9° a 22″ da Ayuso, un distacco ampio per una breve corsa a tappe e non semplice da recuperare. Il danese ha dimostrato in passato di volare a cronometro, anche se in percorsi più mossi rispetto a quello completamente piatto di oggi. Inoltre non è mai al 100% della forma in questo periodo dell’anno, perché il suo mirino è rivolto esclusivamente sul Tour de France.

Lorenzo Milesi, 6: il campione del mondo U23 paga circa 3″ al km e conclude a 31″ da Ayuso, con lo stesso tempo di Damiano Caruso. Questo ragazzo ha certamente delle qualità, tuttavia necessita di fare la gavetta nel mondo dei professionisti. Non tutti arrivano e sono subito fenomeni.

Davide Piganzoli, 5: terzo al Tour de l’Avenir 2023, si tratta di un altro dei giovani che l’Italia attende per le corse a tappe. Per lui stravede Ivan Basso, ma la punta di diamante del Team Polti oggi ha incassato 1’04”, concludendo 120°. Non una buona prestazione per un corridore che, sulla carta, dovrebbe ben difendersi nelle cronometro, sebbene ancora decisamente acerbo e tutto da svezzare.

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