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Puppo elogia Alcaraz: “Ha maltrattato gli avversari. Se Djokovic torna a Montecarlo, sbaglia”

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Sinner e Alcaraz / LaPresse

TennisMania Speciale Indian Wells, appuntamento quotidiano condotto da Dario Puppo sul canale YouTube di OA Sport, il giornalista di Eurosport ha commentato l’esito della finale che ha visto lo spagnolo Carlos Alcaraz prevalere sul russo Daniil Medvedev.

Il bilancio generale del torneo: “I fatti dicono che abbiamo avuto un’edizione di Indian Wells che io definirei fotocopia della precedente, perché comunque, come in altri contesti nelle gare c’è il podio, è chiaro che il podio è Alcaraz, Medvedev e Sinner, poi ci mettiamo su anche Tommy Paul, che però ne esce, lui sì, un po’ malino dal punto di vista fisico, sfortunato, soprattutto perché era riuscito veramente a sorprendere Medvedev, ed è lo stesso podio del del 2023, e questo significa anche che Alcaraz in questo contesto è davvero difficile da battere, lo ha dimostrato anche ieri sera, si è visto da come ha reagito il suo staff, ha reagito lui, alla vittoria, che era importantissima era ossigeno bello fresco, importante per un patrimonio del tennis mondiale come Carlos Alcaraz, che ha giocato un gran tennis“.

Il tennis messo in mostra da Alcaraz nell’arco dei dieci giorni: “Va detto che Alcaraz ha giocato in modo pazzesco, ed oltretutto apportando alcuni adattamenti, migliorie, aggiustamenti. Il fatto è che lo si è visto sbagliare meno, fare le scelte giuste, le sapeva fare anche prima, il problema è che era troppo esuberante fisicamente. Io continuo a pensare che quell’aspetto lì lui lo deve curare con grandissima attenzione, però è una gioia per lui giocare quel tennis contro gli avversari più stimolanti, ed anche per tutti quanti noi vederlo giocare in quella maniera, perché comunque Alcaraz lo vuoi vedere giocare, cioè è un altro di quelli per cui assolutamente il biglietto lo paghi non volentieri, di più, o comunque il tempo dedicato alla passione del tennis è speso benissimo. E questo ci tengo a dirlo, io capisco che c’è questa forte rivalità e che i tifosi sono i tifosi, però i tifosi del tennis capiscono queste cose in maniera più più diretta, più sana. Chi viene dal calcio e si è accorto del tennis, o si adatta, oppure non troverà troppe sponde nel tifo contro o nell’antisportività“.

Il torneo dello spagnolo: “In sostanza si è rivisto lo stesso modo di maltrattare gli avversari da parte di Alcaraz: i due set per me migliori dei tre disputati contro questo Alcaraz in questa edizione li ha avuti Sinner comunque nel primo e nel secondo set e Medvedev nel suo primo, in cui è andato avanti 3-0, però poi comunque lo spagnolo ha recuperato. Ha avuto in questo torneo, rispetto all’edizione passata, qualche partenza non ottimale, soprattutto con Arnaldi, ma era anche il primo match. Veniva, ricordiamoci, da comunque quel problema alla caviglia che è sparito letteralmente perché è stato debordante fisicamente in questa settimana Alcaraz. Sinner è stato quello che ha giocato meglio contro di lui. Io rivedendo gli highlights della partita, purtroppo non quelli condensati, che ti fanno vedere poi tutta la partita, ma proprio gli highlights, sinceramente hai la sensazione che sia stato un match anche più equilibrato di quanto non hai avuto la sensazione vedendo tutta la partita. Mi viene in mente soprattutto quel game sul 4-1 del secondo set, mi pare, comunque quel game in cui Sinner fa quattro cose, una più bella dell’altra, tant’è che c’è il game highlights, in sostanza, c’è anche quella volée incrociata, ha fatto anche il rovescio in salto canguro. C’è stato quel game lì in cui Sinner ha fatto capire che era assolutamente presente nel secondo set, che è stato quello forse di miglior qualità, dove tutte e due hanno giocato bene, ma anche l’avvio del terzo set non è stato male“.

Il momento di svolta della semifinale con Sinner: “La partita è cambiata con quel rovescio lungolinea micidiale a fine secondo set di Alcaraz, perché lì c’era ancora equilibrio, e poi quando si è lanciato per recuperare la palla, una volée stoppata con un pizzico di fortuna, probabilmente, o comunque enorme bravura, tutte e due le cose insieme, forse, non lo so, quando ha sentito, ha detto poi Jannik, anche un fastidio, un indurimento al ginocchio sinistro, si è buttato e si è fatto un po’ male anche al gomito. Sicuramente le due cose lo hanno condizionato al servizio, e il dritto poi è diventato sempre più difficile da gestire per lui, però ha giocato una gran partita Sinner, cosa che invece per Medvedev onestamente non riesco a ad affermare. Alcaraz nel secondo set è proprio partito in fuga, non ce n’è stata più di partita, perché comunque Medvedev ha meno soluzioni, evidentemente, per dar fastidio ad Alcaraz, e questo è un po’ una riconferma del fatto che comunque la partita di snodo è stata la semifinale, non una finale anticipata, ma uno snodo. Adesso quella partita lì non si giocherà più in semifinale, a Miami. Vediamo poi quando torna Djokovic, io non credo che tornerà a Montecarlo, se dovesse decidere di tornare a Montecarlo farebbe un errore tattico, a mio modo di vedere, Nole, e siccome lui è molto intelligente, sa come gestire il calendario. Io non vedo grossi aspetti negativi sul discorso di Sinner, che rimane numero tre, numero due confermato Alcaraz, anche questo diciamo c’è una sorta, non di congelamento, ma di stare fermi lì nelle loro posizioni, vedremo quello che sarà a Miami“.

IL VIDEO DELLA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA

https://www.youtube.com/watch?v=l3K3RTAOaLs

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