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Rugby, Sei Nazioni 2024: ora l’Italia si impone coi suoi trequarti e non solo con la mischia

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Capuozzo / LaPresse

Un sabato da ricordare per il rugby italiano, con gli azzurri di Gonzalo Quesada che hanno superato a Roma la Scozia 31-29 al termine di un match assurdo e combattutissimo. Una vittoria che arriva dopo il pareggio in Francia e la convincente prova con l’Inghilterra all’esordio. E un successo che racconta di un’Italia che è ben diversa da quella del passato.

Per anni, infatti, a tenere vivi gli azzurri e farli entrare nell’Olimpo mondiale sono stati gli uomini di mischia. Il pack italiano è stato per anni tra i più forti al mondo ed era con un gioco chiuso ma concreto che l’Italia ha ottenuto i migliori risultati. A Roma ieri, ma anche a Lille due settimane fa, invece a guidare gli azzurri all’impresa sono stati in primo luogo i trequarti.

L’Italia in questo Sei Nazioni ha forse la coppia di centri più forte in Europa, con Tommaso Menoncello e Juan Ignacio Brex che per la seconda volta consecutiva sono stati i migliori in campo e sanno essere devastanti sia palla in mano sia in difesa. Se si aggiunge l’estro di Ange Capuozzo e un Louis Lynagh che all’esordio va in meta si capisce che è da dietro che l’Italia ha spinto per vincere. Nonostante un Ioane opaco, ma anche grazie a un sempre migliore Paolo Garbisi.

La mischia, invece, ha fatto il suo lavoro più che onesto. Ma è anche lì che le partite si vincono. Nelle touche che ormai Federico Ruzza guida da esperto leader, ma soprattutto difendendo e placcando, come ha fatto un ottimo Ross Vintcent, oltre al solito Michele Lamaro. Insomma, la vittoria di ieri è stata figlia di una squadra che sa difendere, nonostante qualche problema nel gioco più aperto della Scozia, ma che sa anche dare spettacolo e segnare.

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