Rugby
Rugby, Sei Nazioni femminile: una bella Italia regge l’urto per un tempo, poi crolla con l’armata inglese
Si è concluso il match d’esordio del Guinness Sei Nazioni femminile 2024 e allo Stadio Lanfranchi di Parma sono scese in campo l’Italdonne di Nanni Raineri e l’Inghilterra. Una sfida sulla carta durissima per le azzurre contro la squadra favorita d’obbligo per la vittoria finale. Ecco come è andata.
Parte subito in attacco l’Inghilterra, ma ottima la difesa azzurra che recupera l’ovale e nel gioco alla mano riesce anche a mettere in difficoltà le britanniche. Domina la mischia, però, la squadra ospite, anche se sbaglia molto in touche e in difesa l’Italia regge l’urto. All’11’ brutta botta per Sillari al ginocchio, obbligata a uscire, e cartellino rosso per Beckett che lascia le inglesi in inferiorità per il resto del match. Insistono, comunque, le inglesi e al 17’ vanno in meta con Ward, ma viene annullata dal Tmo.
Continua a sbagliare molto l’Inghilterra, con l’Italia che fatica ma difende sempre benissimo. Ma a furia di insistere, alla fine arriva la meta britannica. Arriva al 31’ con la Botterman che sfonda decisa e sblocca il risultato che va sullo 0-5. E ora che si è sbloccata l’Inghilterra torna subito ad attaccare, mette in difficoltà la difesa e al 36’ è Ward a marcare lo 0-10 con cui si va al riposo.
Si riparte a Parma e Italia che ancora soffre tantissimo nei punti d’incontro, dove le britanniche dominano. Così ospiti che tornano subito in attacco e al 45’ vanno in meta dalla touche e maul con Atkin-Davies per lo 0-15. Italia che ora deve limitare al massimo i danni, cercando di concedere meno possesso possibile alle britanniche, ma al 50’ la palla arriva all’estremo Kildunne che scatta, brucia tutte, meta del bonus e punteggio che va sullo 0-22. Si è rotta la diga azzurra e al 54’ arriva la meta con Rowland per lo 0-29. Ultimo quarto che serve solo per le statistiche con la meta di Mackenzie Carson, il cartellino giallo inglese per Rowland, la seconda meta della Kildunne, il giallo a Stevanin e la meta di Powell per lo 0-48 finale.