Salto con gli sci
Salto con gli sci: a Planica la gara a squadre delle cadute si ferma dopo la prima serie, Austria vincitrice
Non si può certo definire fortunata la mattina della gara a squadre dal trampolino di volo di Planica, in Slovenia. Sul celebre HS240, infatti, è stato deciso di cancellare in maniera definitiva la competizione dopo una prima serie particolarmente difficile. Fattore decisivo il vento, che non si è rivelato di particolare aiuto perché troppo irregolare. Anche le cadute, però, non sono state da meno: su tutte quella di Giovanni Bresadola, ma anche Timi Zajc in quota Slovenia e Decker Dean negli USA sono finiti sulla neve, per fortuna senza conseguenze.
A vincere è l’Austria, soprattutto perché Daniel Huber s’inventa (senza peraltro spingere al massimo) un salto di 244 metri, che ne conferma l’assoluta forma. Con lui in squadra anche Daniel Tschofenig, Michael Hayboeck e Stefan Kraft per un complessivo 803.8 che genera il sorpasso sulla Slovenia proprio col salto di Huber. I padroni di casa si prendono comunque la seconda posizione con Lovro Kos, Domen Prevc, Timi Zajc e Peter Prevc. In particolare, Zajc è a sua volta protagonista di, come si diceva, una caduta che, però, lo vede rialzarsi abbastanza tranquillamente, benché un po’ zoppicante dopo aver cercato e trovato i 242.5. Punteggio complessivo sloveno: 793.3.
Salto con gli sci, brutta caduta per Giovanni Bresadola a Planica: preoccupa il ginocchio
Al terzo posto c’è la Norvegia, a quota 770.6 con Robert Johansson, Benjamin Oestvold, Marius Lindvik e Johann Andre Forfang. Quarto il Giappone (759.1) con i due Kobayashi, Junshiro e Ryoyu, ad aprire e chiudere e, in mezzo, l’immortale Noriaki Kasai e Ren Nikaido. Quinta la Polonia (735.5) con Piotr Zyla, Kamil Stoch, Dawid Kubacki e Aleksander Zniszczol.
Finisce sesta la Germania a quota 726.6 con Karl Geiger, Stephan Leyhe, Pius Paschke e Andreas Wellinger, mentre sono settimi gli USA (636.3) con Casey Larson, Decker Dean (a sua volta caduto, ma anch’egli senza particolari guai), Tate Frantz ed Erik Belshaw. L’Italia (569.1) termina ottava, con Andrea Campregher, lo sfortunatissimo Bresadola (con 226 metri sarebbe stato il quarto più lungo salto della serie), Francesco Cecon e Alex Insam. Nono e ultimo il Kazakistan (340.6): saltano Danil Vassilyev, Ilya Mizernykh e Svyatoslav Nazarenko, non Sergey Tkachenko.