Olimpiadi
Scherma, missione Parigi 2024 compiuta anche per la sciabola femminile! Italia verso l’en plein di quote
Il pass olimpico che sembrava più in bilico è arrivato e la scherma italiana può legittimamente sognare l’en plein di quote verso Parigi 2024. La prova a squadre di sciabola femminile nella tappa di Coppa del Mondo di Sint-Niklaas (Belgio) dà i suoi verdetti, e più dolci non potevano essere per il quartetto azzurro. Una qualifica che sembrava in cassaforte, con una compagine da quasi carta sicura per le medaglie, poi la crisi. Europei e Mondiali assolutamente sotto tono e il biglietto per i Giochi che si allontana, ci vuole un podio a Lima per scuotere le italiane e riavvicinare la Francia, che diventa realtà oggi dopo la sconfitta degli USA contro l’Ucraina nei quarti di finale.
Ora sognare in grande alle Olimpiadi è difficile, ma il quartetto ha dimostrato di essere in ripresa, con anche alcuni risultati individuali che lasciano ben sperare. Non saremo favoriti per il podio a Parigi, ma in una giornata secca, per di più in un’Olimpiade, può sempre succedere di tutto. Tornando alla cronaca odierna, l’Italia esce di scena ai quarti di finale contro l’Ungheria dopo una rimonta soltanto sfiorata, e dirottata nel tabellone dei piazzati chiude la prova in terra fiamminga all’ottavo posto, perdendo 45-38 contro il Giappone e arrendendosi 45-41 contro la Spagna, ma con la pancia già piena e la mente contenta.
Il CT Nicola Zanotti si affida a Martina Criscio, Michela Battiston, Chiara Mormile e Irene Vecchi, con l’Italia che agli ottavi si sbarazza facilmente (45-32) della Grecia, qualificandosi per i quarti contro la temibile Ungheria. È uno snodo cruciale quello dei quarti, nel mentre le azzurre sono impegnate sulla pedana verde, di fianco, su quella gialla, si affrontano USA-Ucraina, e una sconfitte delle americane sancirebbe la parola fine sulla qualificazione olimpica, in caso contrario ci sarebbe stato ancora da sudare parecchio. Tensione palpitante che si fa sentire sulle nostre sciabolatrici, protagoniste di un avvio shock con le magiare a fare tutto quello che vogliono in pedana.
Ungheria che scappa via sul +10, e si fa tutto un po’ più nero con gli USA che mettono la freccia. Ci pensa un’incredibile Battiston a suonare la carica a tutte, e a riportare le azzurre in partita con un parziale di 12-5 in suo favore. In contemporaneo Olga Kharlan rimette le cose a posto, operando il sorpasso sugli Stati Uniti. All’alba dell’ultimo assalto, un altra grande prestazione di Michela porta Criscio a giocarsela sul -3, mentre Kharlan questa volta subisce la rimonta dell’americana e dal +4 si trova sul 43-43. A Criscio non basta la grinta, con le magiare che difendono con i denti il vantaggio ed eliminano le azzurre per 45-41, ma Olga toglie le castagne dal fuoco per l’Italia piazzando due botte consecutive e facendo esplodere di gioia il nostro quartetto.
In semifinale poi l’Ucraina deve arrendersi per 45-39 alla Francia, che si conferma ancora una volta come candidata n.1 per l’alloro olimpico in casa. L’Ungheria invece batte in un combattutissimo incontro la Corea (45-42) e si qualifica per la finale contro le transalpine. Finale per il terzo posto che premia l’Ucraina, che batte 45-42 le coreane e festeggia un podio molto importante per il movimento. Mentre esce con il successo da Sint-Niklaas la Francia, che si dimostra anche nella finale contro le magiare un gradino sopra tutte le rivali, dominando l’ultimo atto per 45-32.
La scherma azzurra è dunque a quota cinque su sei: qualificate aritmeticamente le Olimpiadi i due sessi di fioretto e spada, e da oggi anche la sciabola femminile. All’appello mancano solo gli sciabolatori: l’Italia è in piena corsa, e messa anche piuttosto bene, ma decisiva sarà l’ultima tappa che assegna punti in ottica Cinque Cerchi, che si disputerà a Budapest (Ungheria) nel prossimo fine settimana.