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Sci Alpino
Federica Brignone lucida: “Non posso vincere sperando negli errori altrui”. E spiega il calo di gennaio
Titoli di coda sulla stagione della Coppa del Mondo di sci alpino femminile quest’oggi a Saalbach (Austria). È stata la regina delle specialità del Circo Bianco, la discesa, a scrivere la parola fine tra le donne e Federica Brignone ha chiuso in nona posizione la sua ultima fatica.
Un tracciato troppo da scivolatrici quello odierno in cui le famose “carvate” della tigre di La Salle non si sono potute esaltare. Vero è che con i punti ottenuti quest’oggi, Brignone si è portata a 1581, mai nessuno in Italia meglio di lei, in un’annata condita da sei successi e tredici podi (69 podi in carriera come Gustav Thoeni), rappresentati da tre piazze d’onore nella classifica generale, la Coppa di superG e quella di gigante.
“Per me è stata una stagione incredibile. Ero partita senza troppe aspettative, ma è stato un continuo sorprendermi. Ho avuto un piccolo calo, perché pretendevo troppo. Poi mi sono detta che me la sarei goduta, e sono arrivati risultati inaspettati, incredibili, dei quali sono molto contenti“, ha raccontato la fuoriclasse valdostana (fonte: FISI).
Brignone che si è dovuta arrendere a una Lara Gut-Behrami, che quest’oggi non è riuscita a portarsi a casa la quarta Coppa (discesa) della stagione a vantaggio dell’austriaca Cornelia Huetter, ma che ha avuto il merito di essere assai continua: “Lara ha fatto una stagione pazzesca, però non posso sperare di vincere la Coppa del Mondo contando sugli errori delle altre. Onore a lei, e comunque credo di averle dato filo da torcere. Mi sono detta che smetterò quando lo sentirò, al momento però non ci penso proprio. Ci sarà ancora molto lavoro per oltre un mese e poi un po’ di vacanza“.