Rugby

Sei Nazioni 2024, Gonzalo Quesada: “La difesa è stata incredibile ed abbiamo segnato due bellissime mete”

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Quesada e Lamaro / IPA Sport

Il CT della Nazionale italiana di rugby, Gonzalo Quesada, ed il capitano degli azzurri, Michele Lamaro, hanno commentato in conferenza stampa la vittoria per 21-24 in Galles, che ha permesso all’Italia di concludere per la prima volta nella storia un Sei Nazioni di rugby con tre risultati utili, tra l’altro consecutivi, dopo il pareggio in Francia e la vittoria interna sulla Scozia.

Il CT ha tirato le somme dei suoi primi mesi sulla panchina azzurra: “Siamo un bellissimo gruppo, soprattutto a livello umano. Sono arrivato 5 mesi fa ed ho lavorato tanto con questo staff e questi giocatori, perché lavorare con questa squadra è stata per me un’opportunità. Ogni settore dello staff ed ogni membro del gruppo squadra ha lavorato al meglio. Michele Lamaro è uno dei migliori capitani con cui abbia mai lavorato“.

Analizzando poi la partita odierna, Quesada ha sottolineato: “Abbiamo segnato la meta di Pani nel secondo tempo con un’azione nata da un lancio di gioco, un movimento che avevamo studiato in settimana. La difesa è stata incredibile, abbiamo segnato due bellissime mete, quindi voglio fare i complimenti ai ragazzi“.

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Il capitano dell’Italia ha ricordato: “La scorsa settimana ci eravamo detti che sarebbe stata una grande opportunità per fare la nostra storia, abbiamo festeggiato a Roma dopo la Scozia, ma con la testa a questa partita. Ora abbiamo un altro step da fare: tornare al club e finire al meglio la stagione. In 24 anni di storia non ci era mai capitato di vivere così tanti successi, quindi è doveroso anche celebrare il momento prendendo tutto ciò che c’è da prendere in questo Sei Nazioni“.

Facendo un parallelismo con la rassegna iridata, Lamaro ha rimarcato: “Dopo il Mondiale avevo detto che non erano le due ultime partite a definirci. Allo stesso modo non sono queste due ultime partite a definirci. Dobbiamo lavorare ancora tanto: dobbiamo continuare a spingere in questa direzione, consapevoli che non abbiamo ancora espresso tutto il nostro potenziale. Dobbiamo costruire qualcosa di solido e che possiamo usare a nostro favore. Dobbiamo lavorare tanto con il club quanto con la Nazionale. Lo sport è così: non conta ciò che abbiamo fatto oggi, ma quello che faremo da domani“.

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