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Sinner e lo spauracchio Shelton: è stato il penultimo a batterlo prima di Djokovic

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Ancora tu…Come si era profetizzato dopo la pubblicazione del tabellone principale a Indian Wells, Jannik Sinner e Ben Shelton si ritroveranno negli ottavi di finale del torneo californiano. Sinner è stato perfetto nella gestione dei primi due incontri, concedendo appena tre giochi all’australiano Thanasi Kokkinakis e sette al tedesco Jan Lennard Struff.

Due successi in due set, senza disperdere troppe energie. Lo stesso non si può dire su Shelton, costretto agli straordinari contro il ceco Jakub Mensik (vittoria per 4-6 6-3 6-4) e l’argentino Francisco Cerundolo (7-6 (5) 3-6 7-6 (5). Da dire che le qualità dei rivali dello statunitense erano molto superiori a quelle dei rivali di Sinner e quindi tutto va rapportato in termini di coefficiente di difficoltà.

Alla prova dei fatti Sinner è in serie vittoriosa da 17 vittorie (primo italiano a riuscirci) ed è fermamente intenzionato ad aggiornare la statistica. Il mancino degli States sarà però un ostacolo complicato, anche per quanto è accaduto in passato. Il dato dei precedenti è sull’1-1 e nel loro primo incontro, sul cemento outdoor come Indian Wells, è arrivata la vittoria dell’americano.

Ci si riferisce alla partita del 1000 di Shanghai, anche in quel caso parlavamo di ottavi di finale. Da dire, però, che quel torneo era di poco posteriore all’affermazione nell’ATP500 di Pechino da parte dell’altoatesino, non al 100% delle sue possibilità. Non è un caso che poi a Vienna, nelle settimane successive, Jannik si sia preso una rivincita, ma il contesto era il suo preferito, ovvero indoor.

Nei fatti, negli ultimi 36 match giocati, Sinner ne ha vinti 34, perdendo uno di questi proprio contro Shelton e poi la Finale del Master di Torino contro Novak Djokovic. Vedremo se il classe 2002 statunitense sarà in grado di interrompere l’incedere dell’italiano.

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