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Sinner verso la semifinale con Alcaraz: “È sempre divertente giocare contro di lui, la nostra rivalità ci spinge a crescere”

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Jannik Sinner prosegue la sua esaltante rincorsa verso la vetta del ranking mondiale e si qualifica per le semifinali del Masters 1000 di Indian Wells 2024, sconfiggendo nettamente il ceco Jiri Lehecka con un duplice 6-3 e collezionando la diciannovesima vittoria consecutiva. L’azzurro è ancora imbattuto in stagione dopo 16 incontri, un dato davvero impressionante anche in relazione ai grandi del passato (recente e non).

“Non c’è una grande differenza rispetto al passato dal punto di vista mentale. Sono semplicemente felice di competere. Adoro giocare davanti al pubblico, e questo è ciò che mi fa divertire. Sicuramente ora sono in una posizione diversa, ma sono felice di mettermi in gioco ogni volta. Nella mia mente c’è sempre una nuova sfida, un nuovo avversario: devo stare molto attento, è su questo che cerco di concentrarmi”, ha esordito il 22enne altoatesino in conferenza stampa.

Sul record di Djokovic, che infilò 41 successi di fila a inizio 2011:Avevo dieci anni appena, e a dire il vero non seguivo il tennis perché sciavo molto di più, e giocavo anche a calcio. Adesso conosco le mie di statistiche, ma non si possono paragonare con quelle dei migliori, con i Big 3 o Big 4. Sono a un livello diverso rispetto a quello che loro hanno mostrato negli anni. Semplicemente sto scrivendo la mia storia. Quando avevo circa 16 anni ho iniziato a guardare il tennis perché cercavo di diventare un tennista professionista, ho cercato di imparare guardando le partite”.

Sinner-Alcaraz, lo scontro diretto a Indian Wells vale il n.2 del mondo

“Ora c’è Darren (Cahill, ndr) che ha delle storie davvero belle, grazie alla sua esperienza nel corso degli anni: mi piace sempre ascoltarlo quando parla, perché è qualcosa di speciale. Ma anche Simone (Vagnozzi, ndr) ha tanto da raccontare. Non mi paragonano ad altri giocatori ma mi danno solo questi piccoli input che sperano possano aiutarmi in campo, e anche fuori, a cercare di vedere le cose in un modo diverso”, prosegue il numero 3 del mondo.

Sulla semifinale con il suo grande amico/rivale Alcaraz, che vale la seconda posizione del ranking ATP:È sempre divertente giocare contro Carlos. Siamo buoni amici ma in campo cerchiamo solo di dare il 100% e di solito vengono fuori delle belle partite. L’anno scorso contro di lui, soprattutto qui su questo campo, ho faticato molto e lui ha giocato molto meglio di me. Ma poi due settimane dopo a Miami l’ho battuto. Tra di noi è così. La nostra rivalità ci ha spinti a crescere e a migliorare”.

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