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Sci Alpino

Sofia Goggia guarda già alla prossima stagione: “I miei programmi non cambiano, il gigante rimarrà importante”

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Sofia Goggia
Goggia / Lapresse

Un mese e mezzo dopo l’infortunio che ha concluso anzitempo la sua stagione agonistica, prosegue il lungo recupero di Sofia Goggia con l’obiettivo di presentarsi in buone condizioni al via della Coppa del Mondo 2024-2025 di sci alpino. La fuoriclasse bergamasca, in seguito ad una caduta durante un allenamento di gigante a Pontedilegno, si era procurata la frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro.

Nel corso della mia carriera mi sono rotta tante volte le ossa ma non avevo mai provato una frattura di questo genere, molto complicata perché la ricostruzione era difficile. Fortunatamente i dottori Panzeri e Accetta sono riusciti a fare un ottimo lavoro ed è stato un bel punto di partenza. Ho passato i primi venti giorni con dolori lancinanti, ma ho cercato ugualmente di non perdere troppo tono muscolare attraverso la fisioterapia ed esercizi appositi“, racconta la campionessa olimpica del 2018 in discesa libera ai microfoni della Fisi.

Quando uno sportivo è fermo per infortunio, la giornata diventa infinita. Così mi sto dedicando allo studio universitario, in queste settimane ho sostenuto due esami e nei prossimi mesi ne ho in calendario almeno altri quattro. È stata la mia settima operazione chirurgica, per farmi forza ho pensato al fatto che nel mondo esistono drammi ben più grandi del mio, ho affrontato una panoramica più ampia“, prosegue l’azzurra.

Sul suo futuro:La guarigione clinica dovrebbe avvenire intorno ai tre mesi, una volta che l’osso sarà a posto il recupero diventerà più veloce, ho tutto il tempo per seguire la strada più adatta alle mie esigenze. Punto a guarire completamente e i miei programmi della prossima stagione non cambieranno rispetto all’attuale. Il gigante rimarrà una disciplina importante per la preparazione, che ha funzionato per le prove veloci: quest’anno, prima dello stop, avevo già accumulato quasi 100 punti di vantaggio sulla concorrenza in discesa nonostante le poche gare disputate“.

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