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Speed skating, Serena Pergher: “A Milano-Cortina 2026 un sogno esserci, per le medaglie ora è presto”

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Serena Pergher
Pergher / Comunicato stampa FISG

Ai Mondiali 2024 su singole distanze di speed skating Serena Pergher si è classificata 12ma nei 500 metri femminili in 37.80: l’azzurra, che aveva un personale di 38.07, ha fatto segnare il nuovo record italiano, cancellando il 37.86 di Chiara Simionato, datato 20 novembre 2005 e centrato a Salt Lake City (USA). L’azzurra, poi, nei Mondiali sprint ha chiuso al 20° posto.

Risultati di rilievo, che hanno impreziosito la stagione 2023-2024 della 20enne delle Fiamme Oro: al termine della rassegna iridata di Inzell, in Germania, l’azzurra ha concesso un’intervista ad OA Sport per analizzare la stagione appena conclusa e parlare dei progressi compiuti negli ultimi mesi, in vista delle prossime stagioni e, soprattutto, delle Olimpiadi casalinghe di Milano-Cortina 2026.

Continui a crescere tappa dopo tappa: le migliori non sono distanti, cosa manca per colmare il gap?
L’esperienza ti aiuta a limare gli errori, a colmare quei piccoli errori minimi che però in una gara così corta fanno la differenza. Sicuramente l’esperienza mi farà limare quei piccoli errori che possono compromettere la gara“.

Quanto è difficile per una ragazza della tua età  svolgere una vita da atleta professionista, con tutte le rinunce che ne derivano?
Noi atleti facciamo molti sacrifici. Sicuramente non è una vita facile, perché viaggiamo per il mondo e siamo sempre via di casa. I giorni in cui siamo a casa in tutto l’anno si possono contare su due mani. Se è la tua passione, comunque non dovrebbe pesare. C’è l’aiuto della squadra, del bel clima che abbiamo, che aiuta ad alleggerire il tutto, però sicuramente per una ragazza giovane ci sono molti sacrifici da fare durante tutto l’anno, come per esempio non vedere gli amici o non poter uscire tutte le sere o tutti i weekend, però se questa è la tua passione sono convinta che lo sport dà molto nella vita e molto più di quanto possa dare un’uscita in più il sabato sera“.

Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 arriveranno troppo presto o pensi che in due anni potrai raggiungere un livello da medaglia?
Già la partecipazione, un’ipotetica qualificazione alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 per me sarebbe un grande traguardo raggiunto, sarebbe un sogno, quindi il mio obiettivo è quello di partecipare. Dato che non so in due anni che livello raggiungerò, non penso sicuramente ad un’ipotetica medaglia, ma mi basta la partecipazione, poi in base al livello che riuscirò a raggiungere in due anni si vedrà il risultato che riuscirò ad ottenere“.

I 500 sono la tua distanza, nei 1000 fai ancora fatica: questione di tempo ed esperienza?
Sicuramente i 500 metri sono la mia distanza, i 1000 metri nonostante siano classificati come distanza breve faccio ancora molta fatica a farli. Io credo che sia mancanza di esperienza, e soprattutto mancanza di allenamento, ma credo che negli anni riuscirò a migliorare sempre di più, perché vedo che ultimamente sto riuscendo ad affrontarli meglio, sia a livello mentale che a livello di gambe, quindi credo che con il giusto allenamento riuscirò sicuramente ad affrontare meglio quella distanza“.

Come ti sei avvicinata a questo sport?
Ho iniziato a pattinare quando avevo 6 anni tramite la scuola, perché avevano consegnato un volantino con scritto ‘Prova lo sport’, e lo sport era appunto il pattinaggio di velocità su ghiaccio. I miei non sapevano neppure dell’esistenza di questo sport, perché era molto meno conosciuto di adesso, però mi ha veramente affascinato subito, quindi mi hanno iscritta e da quello che era un gioco è nata la mia passione, che poi si è trasformata in un lavoro grazie alle Fiamme Oro“.

Nella tua disciplina, hai un’atleta che prendi come riferimento?
A dire la verità non ho un’atleta specifica che prendo come riferimento. Però mi piace guardare le atlete più grandi ed imparare da loro, prendere un po’ di ognuno, che sia la determinazione, lo stile della pattinata, e cercare comunque di migliorarmi di volta in volta“.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno, come penso sia per ogni atleta, è quello di partecipare all’Olimpiade, e speriamo più di una, ed un sogno ancora più grande, che è molto più difficile da realizzare, e non so se riuscirà ad avverarsi, è quello di raggiungere una medaglia olimpica. Questi sono i miei due sogni nel cassetto“.

A stagione ormai terminata, come programmerai il resto del 2024?
Sicuramente il primo pensiero che ho, adesso che è terminata la stagione 2024, è quello di godermi le vacanze, questo mese di stop, il mare. Poi penserò ad allenarmi di nuovo, sempre meglio, migliorando, e con molta costanza, per prepararmi per la prossima stagione“.

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