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Superbike, la rivalsa di Toprak Razgatlioglu e di Alvaro Bautista al Montmeló

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Alvaro Bautista
Bautista / Pirelli Moto Press Office

Si è salutato ieri il Montmeló in Superbike e i verdetti della seconda tappa del Mondiale 2024 sono interessanti. In primis, chi aveva accusato il turco Toprak Razgatlioglu di dare importanza solo al vile denaro, sposando la causa della BMW, è stato seccamente smentito. Si perché, Toprak si è portato a casa Superpole, gara-1 e Superpole Race nel round catalano.

Di particolare gradimento quanto fatto nella gara “rapida” della domenica mattina, con un sorpasso da straccio di licenza di “VR46 memoria” all’ultima curva. Razgatlioglu, dunque, va via dalla Spagna con un accumulo di punti in classifica di 71 punti e di consapevolezza nella lotta per l’iride. L’obiettivo non vuole essere solo quello di limitarsi al ruolo di “mina vagante”.

Tuttavia, il week end iberico è stato quello della rivalsa anche per un altro pilota, ovvero lo sconfitto nel duello citato con “Razga”. Si parla di Alvaro Bautista. È stato un avvicinamento tormentato a questo campionato. Il cambiamento di regolamento e l’uso della zavorra per il fantino spagnolo ha innervosito non poco il campione del mondo in carica, che ha fatto fatica a ritrovare il suo smalto.

La Catalogna ha ridato forza all’alfiere della Ducati ufficiale e l’affermazione di gara-2, nella doppietta con Nicolò Bulega, è una raccomandata con ricevuta di ritorno. Alvaro è secondo con 75 punti e a -12 dal compagno di squadra. Le intenzioni, dunque, sono quelle di convertire le lacrime dell’inverno in sorrisi per il campionato. Gli avversari dovranno tenerne conto.

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