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Tirreno-Adriatico 2024: Jonas Vingegaard stacca tutti anche sul Monte Petrone, italiani non pervenuti

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Altro assolo di Jonas Vingegaard nella tappa regina della Tirreno-Adriatico 2024. Il danese della Visma | Lease a Bike si porta a casa anche la frazione con arrivo a Monte Petrano, scattando a sei chilometri dal traguardo e arrivando in solitaria dando 26 secondi a Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e Jai Hindley (Bora-Hansgrohe); italiani che oggi rimangono sullo sfondo, con Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious) e Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan) che si staccano nei primi chilometri dell’ultima salita.

Ci vogliono oltre 40 chilometri per far andare via la fuga, con Ben Healy a fare da lepre venendo raggiunto dal compagno di squadra Richard Carapaz (EF Education-Easypost), Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep), Axel Zingle (Cofidis), Michal Kwiatkowski (Ineos-Grenadiers), Ivan Garcia Cortina (Movistar), Andreas Leknessund (Uno-X), Nans Peters (Decathlon AG2R La Mondiale) e Nikias Arndt (Bahrain-Victorious). 

La frazione è parecchio dura ma il gruppo, visto anche la presenza di Carapaz, non lascia andare troppo gli uomini in avanscoperta, che piano piano iniziano a diventare sempre di meno, per loro il margine è di massimo due minuti e mezzo. Intanto il gruppo perde per strada Max Poole, undicesimo nella generale, a causa di una caduta: l’uomo della dsm-firmenich PostNL è costretto ad andare in ospedale.

Si arriva con i soli Carapaz e Leknessund in testa sul finale della salita di Moria, ma sul Monte Petrano l’ecuadoriano prova ad andarsene da solo. Ma dietro la Bora-Hansgrohe fa un’andatura forsennata per Jai Hindley, scremando il gruppo e quasi riprendendo Carapaz. Proprio l’australiano è il primo a provarci, ma il contrattacco di Vingegaard è letale: il danese ne ha troppo di più arrivando da solo al traguardo, con Hindley e Ayuso a giocarsela per la seconda piazza appannaggio dell’iberico. 

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