Ciclismo

Mathieu van der Poel favorito anche alla Parigi-Roubaix: ma sarà più difficile fare la differenza

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“Non posso pensare ancora alla Roubaix”. Parole e musica di Mathieu van der Poel, all’arrivo di Oudenaarde, subito dopo il suo terzo trionfo al Giro delle Fiandre. E ci mancherebbe altro: aveva appena concluso uno sforzo enorme, in una gara difficilissima, dominata centrando l’ennesimo risultato meraviglioso di una carriera incontrastata.

Vincere però aiuta a vincere e dunque, i campioni come l’olandese dell’Alpecin-Deceuninck, non possono fermarsi. Settimana prossima c’è l’Inferno del Nord e l’obiettivo non può che essere quello della clamorosa doppietta sulle pietre con la maglia iridata sulle spalle.

Alla Parigi-Roubaix vdP partirà nuovamente con i favori del pronostico, vista l’assenza di Wout van Aert, costretto allo stop per infortunio: è il campione uscente e, visto anche quello che ha messo in scena oggi, sembra pronto all’eccezionale bis, anche se ovviamente è sbagliato dare tutto per scontato.

Sulle pietre transalpine (da capire la condizione meteo che può risultare decisiva) è più difficile fare la differenza rispetto che sugli strappi e, soprattutto, si rischia di più in termine di cadute e forature, con la fortuna che può giocare un ruolo chiave. Gli avversari però sono avvisati: van der Poel va per il bis. 

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