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Atletica, Noah Lyles non sfrutta un vento esagerato per fare il tempone e intanto divampa un nuovo nome

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Noah Lyles
Lyles / Lapresse

Noah Lyles era l’uomo più atteso all’USATF Bermuda Grand Prix, meeting di atletica leggera andato in scena al Flora Duffy Stadium di Bermuda. Il Campione del Mondo di 100, 200 e 4×100 si è cimentato sul rettilineo, desideroso di scendere sotto il muro dei dieci secondi per la prima volta in stagione, dopo che al debutto si era espresso in 10.01 a Gainesville lo scorso 13 aprile.

Il fuoriclasse statunitense ha potuto beneficiare di un vento favorevole di addirittura 3,0 m/s (ben oltre il limite consentito dal regolamento di 2,0 m/s per l’omologazione delle prestazioni a fini di record e statistiche), ma la sua volata non è stata straripante. Il velocista più accreditato del momento a livello planetario ha timbrato un 9.96 non memorabile considerando le condizioni, regolando il canadese Aaron Brown (10.09) e il connazionale Pjai Austin (10.10).

Dopo due gare disputate in questa annata agonistica, dunque, Noah Lyles non è ancora riuscito a correre sotto i dieci secondi con vento entro i limiti. Dovrà essere rimandato alle prossime uscite, mentre la miglior prestazione mondiale stagionale resta nelle mani del 17enne statunitense Christian Miller, capace di un bel 9.93 lo scorso 10 aprile a Clermont.

Oggi è però arrivato il terzo uomo in grado di infrangere la barriera in questo 2024. Oltre a Miller e al nigeriano Favour Oghene Tejiri Ashe (9.99), ecco a sorpresa il 9.94 firmato dal 25enne statunitense Brandon Hicklin in Louisiana con 1,7 m/s di brezza alle spalle: fino a poche ore fa vantava un personale di 10.12, si tratta dunque di un nuovo nome tutto da seguire.

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