Tennis
ATP Madrid, Arnaldi fa sognare per un set, poi Medvedev prevale alla distanza
Matteo Arnaldi non riesce a sovvertire il pronostico contro Daniil Medvedev. Il sanremese esce di scena al secondo turno del Masters 1000 di Madrid con il punteggio di 2-6 6-4 6-4: sarà dunque il russo a sfidare l’americano Sebastian Korda al terzo turno. Eppure è un match nel quale l’italiano riesce, per larghi tratti, a dare la sensazione di poter piazzare quello stesso colpo che, un anno fa, contro Casper Ruud, lo lanciò tra i nomi sotto la lente d’ingrandimento del tennis tricolore.
L’inizio è quantomeno a corrente complessa per l’italiano, perché Medvedev sale sullo 0-30 nel turno di battuta iniziale di Arnaldi salvo poi vedere il ligure vincere i quattro punto successivi. Immediatamente dopo, sull’1-1, il russo ha anche tre palle break, ma tra prima e seconda l’azzurro non concede spazi per poi usare il rovescio allo scopo di portarsi sul 2-1. E qui inizia l’Arnaldi show. Il break, va detto, arriva con una serie di errori di Medvedev, che decisamente non registra il rovescio per lasciar andare sul 3-1 l’avversario. Anche sul 4-2 l’italiano recupera da 0-30, stavolta mettendoci anche un bello schema palla corta-pallonetto sul 30 pari. Il sanremese, poi, nell’ottavo gioco entra in un’altra dimensione e fa impazzire il russo per portarsi sul 6-2.
Nel secondo parziale le cose cambiano in maniera anche piuttosto evidente. Il secondo game sembra quello in cui Arnaldi può andare via, ma dopo un punto straordinario Medvedev usa la prima e il colpo successivo per chiudere la porta. Il vero momento della svolta è però quello che si verifica sul 2-2, quando un passaggio a vuoto fa sì che il ligure perda il servizio a zero e mandi il russo sul 3-2. Dopo un paio di game interlocutori, Arnaldi ha l’occasione per avvicinarsi al 4-4, ma sbaglia una risposta non difficile di dritto sulla seconda del suo avversario. E il numero 4 del mondo non si fa pregare nel mettere in cascina ciò che rimane: 6-4.
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La partenza del terzo set è davvero negativa per l’italiano, che subisce immediatamente il break con rovescio fallito, doppio fallo (e Medvedev che vede una seconda di Arnaldi fuori chiamandola, cosa che nessun altro aveva fatto nel mentre) e altro rovescio fuori. Stavolta il russo non mostra alcun cedimento, e anzi sul 3-1 va vicino al doppio break. Arnaldi fa ricorso al servizio, nonostante qualche piccolo fastidio alla caviglia (che, comunque, non richiede interventi di sorta). Sul 5-3 Medvedev ha un match point per doppio fallo dell’azzurro, che però si salva con servizio e volée. Sul 5-4, però, non c’è niente da fare: al terzo turno ci va il numero 4 ATP.
Nelle due ore e 3 minuti di match il termometro è risultato essere la prima di Medvedev. 82% in totale con essa, addirittura 100% per quel che riguarda il terzo set. Un match, questo, deciso davvero su pochi dettagli, ma che conferma l’ottima versatilità di Arnaldi sia con i big che su un po’ tutte le superfici.