Tennis
ATP Madrid, Luciano Darderi ko in due set con Taylor Fritz, statunitense al terzo turno dopo due set combattuti
Nulla da fare per Luciano Darderi al secondo turno del Masters1000 di Madrid. Dopo la buona vittoria su Gael Monfils, il numero 60 al mondo si arrende a Taylor Fritz con il punteggio di 7-6 6-4 in ottantacinque minuti. Una delle migliori versioni su terra battuta dell’americano, che ha costretto l’azzurro a giocare un po’ oltre il suo livello per poi perdere lucidità nel momento decisivo.
Partita molto rapida, con Luciano che tiene molto bene il ritmo dello statunitense nei primi giochi, dando fondo a tutte le sue energie. Il primo momento di pericolo arriva nel sesto gioco dove l’azzurro deve fronteggiare tre palle break, ma riesce a cavarsela complice anche un po’ di fortuna, quando tocca appena un pallonetto in recupero dello statunitense che muore nel campo dell’avversario. Si va avanti fino al tiebreak senza complicazioni, ma lì il numero 13 al mondo strappa due minibreak con una gran risposta ed un bell’inside-in che lo fanno volare sul 5-0: il momento decisivo è dominato per 7-1 dall’americano.
Darderi sembra un po’ in debito d’ossigeno e Fritz inizia ad uscire fuori dai soliti schemi. Gran bel pallonetto dopo aver attirato l’azzurro a rete, risposta dentro le righe ed arriva il break. C’è però il colpo di coda di Luciano, che sfrutta un calo di tensione del suo avversario e sfrutta immediatamente la sua chance con un gran rovescio lungolinea. Darderi, però, si fa prendere dalla frenesia, volendo provare a chiudere subito lo scambio ed incartandosi con un paio di errori: Fritz si riprende il break e, senza particolari patemi, va a chiudere la partita in meno di un’ora e mezza.
Il match di Taylor Fritz ha dato davvero tanti dividendi quest’oggi: sono 33 i vincenti messi in campo contro i soli 7 errori non forzati, contro il non disprezzabile 22-11 di Darderi. L’americano aggiunge anche l’87% di conversione con la prima di servizio, sciorinando una prestazione davvero solida: per lui ora Sebastian Baez. Per Luciano rimane però la soddisfazione di aver comunque tenuto a lungo il livello di uno dei primi 15 giocatori al mondo.