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Boxe femminile, Irma Testa torna sul ring dopo una lunga assenza: gli Europei un test importante prima delle Olimpiadi

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Irma Testa / European Games 2023 GRZEGORZ LYKO

Sono giorni di sudore, quelli che ha trascorso ultimamente Irma Testa nei vari raduni di Assisi. Nell’ultimo mese se ne sono succeduti due, entrambi abbastanza lunghi: 18-30 marzo e 2-14 aprile (il secondo, in sostanza, è ancora in corso). Tutto in funzione di un obiettivo che porta dritti verso Belgrado, sede dei prossimi Europei che vanno in scena in sede unica tra uomini e donne.

Dopo una carriera che, a 26 anni, è già costellata di grandi obiettivi raggiunti in campo italiano, europeo e mondiale, adesso l’attenzione è volta verso una rassegna, quella continentale, che comunque non è l’obiettivo massimo per la pugile di Torre Annunziata. Del resto, ci sono le Olimpiadi tra luglio e agosto.

Chiaramente, tutto sarà fatto per cercare di arrivare a combattere non già solo nell’Arena Paris Nord, ma anche su quel Court Philippe Chatrier che, in genere, è il regno del tennis. Un primo passo si vedrà proprio dalla Serbia, dove la pugile campana arriva con i galloni di indiziata tra le principali al titolo.

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Il 2023 aveva visto il nome di Irma Testa issarsi in cima al mondo attraverso un cammino irresistibile ai Mondiali, dove nulla ha concesso a tutte le sue avversarie finendo poi per battere la kazaka Karima Ibragimova. Più tardi, agli European Games, era arrivato il bronzo dopo la sconfitta con la bulgara Svetlana Staneva in semifinale. Ma, alla fine dei conti, lì il suo obiettivo l’aveva già raggiunto: conquistare il pass olimpico, un dato nel quale, peraltro, l’Italia sta andando forte. In attesa dell’ultimo Preolimpico in Thailandia, infatti, sono ben otto le carte che il nostro Paese ha già staccato verso la capitale francese.

Da una capitale all’altra, in sostanza, è una Testa che vorrà senz’altro dimostrare parecchio verso Belgrado. Anche se, questo è fuor di dubbio, tutto il ciclo di forma è centrato su Parigi, anche in quest’occasione l’idea è sempre quella: mandare un segnale forte per dire che sì, per le altre la questione parigina sarà un bel problema finché c’è un talento naturale simile in giro.

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