Lotta

Chamizo sconsolato: “A me 4 anni di lavoro, a loro 5 mesi di sospensione. Grazie UWW…”

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Chamizo / Lapresse

Oltre al danno, la beffa. Quest’oggi è arrivata la decisione della United World Wrestling, la Federazione Internazionale della Lotta, in merito al controverso incontro tra Frank Chamizo e Turan Bayramov nel torneo europeo di qualificazione olimpica di Baku. L’azero è stato confermato vincitore del match e, di conseguenza, qualificato per Parigi nella categoria 74 kg stile libero.

La Commissione Disciplinare ha ammesso i tanti errori arbitrali commessi, chiedendo che l’azzurro possa essere inserito tra le teste di serie a Istanbul nell’ultimo torneo mondiale di qualificazione a cinque cerchi. Sospesi, per periodi diversi, tutti gli arbitri dell’incontro in questione. Una sentenza beffarda dunque per l’Italia e soprattutto per Chamizo, che ha affidato ai social la sua reazione dopo la decisione dell’UWW.

Grazie, UWW, per averci detto quello che già sapevamo: mi è costato quattro anni di lavoro e loro 5 mesi di sospensione. Questi arbitri come fanno a guardarsi allo specchio? Fratello, Dio ci sta guardando tutti. Continuerò a lavorare duramente e a cercare la forza per sopportare questa ingiustizia“, si legge nel post dell’italo-cubano sui suoi principali account social.

Contentino per Chamizo: il ricorso alla UWW gli dà ragione, ma la sentenza è beffarda

Riportiamo di seguito il testo del comunicato ufficiale della Federazione internazionale:La Camera Disciplinare della United World Wrestling, ha deciso di sospendere, per periodi diversi, il corpo arbitrale ed i delegati arbitrali per le presunte violazioni durante l’incontro di semifinale tra l’italiano Frank Chamizo e l’azero Turan Bayramov nel torneo europeo di qualificazione olimpica di Baku. Nonostante le sanzioni, Bayramov rimane il vincitore dell’incontro, poiché secondo l’Articolo 53 delle Regole Internazionali di Lotta, in nessun caso il risultato di un incontro può essere modificato dopo che la vittoria è stata dichiarata sulla materassina.

La Camera Disciplinare, tuttavia, ha chiesto alla UWW di inserire Frank Chamizo come testa di serie nel tabellone dell’ultimo evento di qualificazione olimpica, che si disputerà su base mondiale dal 9 al 12 maggio ad Istanbul, in Turchia. Durante l’incontro Chamizo-Bayramov, Roman Pavlov era l’arbitro sulla materassina, Ali M. Saiwan era il giudice ed Aleksei Bazulin era il presidente di giuria. La delegazione arbitrale era composta da Kamel Bouaziz, Ibrahim Cicioglu e Casey Goessl. La Camera Disciplinare ha deciso di sospendere sia Pavlov che Cicioglu da tutti i rispettivi incarichi fino al 31 dicembre 2024. Saiwan è sospeso da tutti i suoi incarichi fino al 30 settembre 2024. Il presidente di giuria dell’incontro, Bazulin, è sospeso da tutti i suoi incarichi fino al 30 giugno 2024, ed i restanti due membri della delegazione arbitrale, Bouaziz e Goessl, sono stati sospesi da tutti i rispettivi incarichi fino al 30 giugno 2024.

Bayramov ha vinto l’incontro sull’8-8 per priorità ed ha guadagnato una carta olimpica a Parigi per l’Azerbaigian. Tuttavia, la Federazione Italiana ha lamentato diversi errori arbitrali durante questo incontro ed una decisione controversa sul challenge che si ritiene abbiano causato un punteggio finale ed un esito errati dell’incontro. La UWW ha formato due diversi gruppi per esaminare i reclami e le dichiarazioni di ciascun membro del corpo arbitrale e dei delegati arbitrali sono state richieste ed inoltrate all’amministrazione UWW. Anche i delegati arbitrali hanno presentato il loro resoconto cofirmato sul match.

I panel della UWW hanno esaminato il match e tutti i presunti errori che sono stati segnalati, comprese le sequenze arbitrali ed i punteggi, la decisione sul challenge da parte dei delegati arbitrali, nonché la revisione e l’assegnazione delle responsabilità nel corpo arbitrale. Entrambi i gruppi hanno convenuto che alcune azioni durante l’incontro non sono state valutate correttamente, incluso il mancato rilevamento della passività dei lottatori. Si è inoltre convenuto che le consultazioni arbitrali non sono state efficienti, è stato commesso un errore di tempistica e la consultazione sul challenge presentava gravi carenze nel suo svolgimento. Inoltre, i panel hanno segnalato una grave mancanza di discernimento nell’assegnazione del corpo arbitrale e nella distribuzione dei ruoli durante il challenge di questo specifico incontro. La UWW è impegnata e compie sforzi continui per sostenere l’integrità di questo sport“.

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