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Ciclismo
Ciclismo, percorso per scalatori ai Mondiali di Zurigo 2024? L’analisi di Bennati, cronometro dura
I Mondiali 2024 di ciclismo andranno in scena a Zurigo (Svizzera) dal 22 al 29 settembre. Si incomincerà con le due cronometro elite (46,1 km per gli uomini e 29,9 km per le donne nella giornata di apertura), si proseguirà con le prove contro il tempo per le categorie giovanili e mercoledì 25 settembre si disputerà la staffetta mista. A seguire le prove in linea, culminando con la gara elite maschile nella domenica che chiuderà la rassegna iridata. I tecnici italiani Daniele Bennati, Paolo Sangalli, Marco Velo, Marino Amadori e Dino Salvoldi hanno visionato i percorsi delle gare iridate.
Daniele Bennati, CT dei professionisti, ha analizzato il tracciato attraverso i canali federali: “Percorso molto ben disegnato sia dal punto di vista altimetrico che planimetrico. Tratto in linea di 69 km ondulato che immette a metà del circuito finale, dopo che i corridori passeranno la linea d’arrivo mancheranno 7 giri per un totale di quasi 280 km e ben 4300 metri di dislivello. Sarà una gara esigente per corridori che vanno forte in salita ma che hanno anche caratteristiche da passisti veloci”.
Marco Velo, CT cronometro, si è soffermato sul percorso delle prove contro il tempo: “Prova crono élite che può essere divisa in tre parti, la prima e ultima veloci, quella centrale con curve, salite e due discese impegnative prima dell’arrivo sul lungo lago, che imporranno un ritmo diverso. Crono, nel complesso, quindi per chi ha capacità di guida oltre che le gambe per far andare la bici. Per quanto riguarda le categorie giovanili, il percorso prevede l’andata e ritorno lungo il lago completamente pianeggiante con il solo cambio di direzione come elemento tecnico rilevante. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda il Team Relay, che si snoda lungo il percorso della strada, con due salite impegnative, uno strappo duro di 600 metri del 10% e una salita di tre chilometri non facile. Una prova per passisti stradisti e un percorso esigente”.
Paolo Sangalli, CT del settore femminile: “Gara con un dislivello di 2384 metri. Dopo la partenza si completa un giro ondulato del Lago di Greifen e si entra, al 31° chilometro, sul circuito finale dopo aver superato la prima salita (circa 3 km al 7%). Al 48° chilometro si transita sotto la linea d’arrivo ed iniziano i 4 giri per la categoria donne elite (un solo giro invece per le donne junior). Dopo 2 chilometri la strada inizia a salire, 600 mt con pendenza leggera e 500 mt con pendenza in doppia cifra (16% max). Una volta terminato lo strappo duro, dopo 2 chilometri di piano, inizia una salita di 3,8 km, all’8% e poi al 4%. Dopo la discesa verso il Lago, l’ultima asperità prima del traguardo e circa due chilometri. Per le donne elite il tipo di percorso è adatto a molteplici soluzioni. Emergeranno atlete con resistenza in salita ed esplosività, visto l’impegnativo strappo iniziale del circuito finale“.
Dino Salvoldi, CT degli juniores: “Quasi 130 chilometri e un dislivello di 1931 m. I primi 46.7 km in linea, con una salita di 3.3 km che immette nel circuito di 26.8 km da ripetere tre volte. Si tratta di un percorso molto impegnativo, adatto ad atleti esplosivi in salita e con buone qualità di resistenza. Al netto di imprevisti di giornata, non ci saranno sorprese sui nomi dei protagonisti. Credo ci sarà molta selezione durante il primo giro del circuito; bisognerà fare molta attenzione anche alla discesa più lunga. Le salite saranno tre a giro, tutte potenzialmente cruciali. La prima di circa un chilometro, con gli ultimi 500 m. al 13-14%. La seconda di 4 km su strada ampia e dritta, con punte al 9%. L’ultima di poco meno di due chilometri, che termina a 4.6 km dal traguardo”.
Marino Amadori, CT degli Under 23: “Si tratta senza dubbio di un percorso esigente, con il circuito finale di 26 chilometri da ripetere quattro volte, senza punti dove ti puoi permettere di distrarti. Sarà una gara che premierà gli atleti in grado di gestirsi al meglio, in grado di lanciare iniziative anche da lontano. Il finale si presta a varie soluzioni con una rampa a soli 4 km dall’arrivo“.