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Colangelo e i cambi di allenatore: “Gli azzurri guardano a quello che fa Sinner. La scelta di Sonego mi ha sorpreso”

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Sonego / LaPresse

Nel consueto appuntamento settimanale sul canale YouTube di OA Sport con TennisMania, condotto da Dario Puppo e Guido Monaco, è stato ospite Fabio Colangelo, coach e commentatore tv, che ha parlato di Lorenzo Sonego, commentando gli eventi degli ultimi giorni, a partire dalla separazione con Gipo Arbino.

Sulla possibilità di diventare l’allenatore di Lorenzo Sonego: “Innanzitutto non me l’aspettavo per niente. Per me è stata proprio una notizia abbastanza sconvolgente, perché non avevo avuto il sentore di nulla. Probabilmente Lorenzo è stato molto molto bravo a tenersi dentro questa cosa, perché nelle due settimane che ho fatto con lui in Medio Oriente era molto tranquillo, molto sereno, ovviamente io mi sentivo tutti i giorni con Gipo, poi quando lui è andato negli Stati Uniti sentivo Gipo tutti i giorni, Lorenzo anche, più o meno, e lo sentivo sempre molto tranquillo, molto sereno, quindi obiettivamente non me l’aspettavo. Personalmente mi dispiace un sacco, perché sono affezionatissimo a Gipo e se ho iniziato a fare quel percorso, quel piccolo percorso, ho fatto solo tre tornei fino a questo momento con Lorenzo, è grazie a lui soprattutto. Poi dentro la testa di Lorenzo c’è solo lui, quindi solo lui sa, sa bene di cosa aveva bisogno. Probabilmente ne verrò messo a conoscenza, magari io comunque andrò a Bucarest con lui, come era previsto in un primo momento, già dai programmi fatti con Gipo, quindi andrò con lui a Bucarest tra due settimane, magari capiterà di parlarne, capiterà di capire anche cosa lo ha spinto a prendere questa scelta, a prendere questa decisione, e vediamo poi cosa cosa sarà il futuro. In questo momento non ve lo so dire, perché non lo so“.

Sui diversi cambi di allenatore dei tennisti italiani arrivati negli ultimi tempi, a partire da Sinner: “Quando c’è uno che fa il primo passo poi gli altri capiscono che magari non è così difficile, non è così problematico, poi che sia la scelta giusta o sbagliata lo può dire solo il tempo, però sicuramente per quello che posso dire io Lorenzo guarda molto a Sinner, giustamente direi, per il rapporto che hanno, quindi lui sicuramente lo può vedere ancora più da vicino degli altri. Credo che tante cose che fa Sinner vengano prese da esempio, non solo da Lorenzo ma da tanti, e il fatto che abbia preso questa decisione un paio d’anni fa può essere che gli abbia fatto capire che si poteva pensare anche a qualcosa di diverso“.

Sulla possibilità di andare alle Olimpiadi: “Sicuramente per lui le Olimpiadi sono una una priorità, come come è giusto che sia, secondo me, perché io ho dentro l’Olimpiade e quindi per me è importante quasi quanto uno Slam, se non di più, e lo è anche per Lorenzo, e quindi è un grande obiettivo. Lui punta ad esserci, adesso è in ritardo ed in questo momento non entrerebbe perché ci sono altri ragazzi italiani davanti a lui, quindi lui vuole recuperare punti e cercare di andarsi a giocare l’Olimpiade“.

L’incordatore di Lorenzo Sonego: “Lorenzo si fa incordare le racchette da Andrea Candusso, che è un tecnico comunque abbastanza rinomato nel mondo del tennis, segue la federazione kazaka, quindi viaggia sempre con la Coppa Davis, ha incordato alle ATP Finals, quindi ha una grande esperienza in questo campo, è stato anche l’incordatore di riferimento del circolo fino a pochi giorni fa, ed è un incordatore di altissimo livello“.

L’ennesimo trionfo di Jannik Sinner: “Il miglioramento tecnico nel servizio mi ha stupito nella parte finale della scorsa stagione, visto che ha iniziato a lavorarci dalla stagione sull’erba. Per quanto riguarda nello specifico Miami come sia riuscito ad alzare il livello del proprio tennis in semifinale ed in finale è stato impressionante. Nei primi turni obiettivamente non giocava tanto bene, sbagliava, perdeva il dritto spesso, spesso per lui ovviamente, e faceva fatica. Ha fatto tanta fatica con Griekspoor, però anche nelle altre partite, magari andava indietro di un break o comunque si vedeva che non colpiva benissimo la palla. Poi in semifinale e finale è stato impressionante. Con Griekspoor sicuramente un pochino la pioggia l’ho aiutato, ma credo che avrebbe vinto lo stesso, perché comunque Griekspoor quando poi c’è da stringere fa tanta fatica, e per battere Sinner non puoi essere uno che tentenna“.

Il ritorno di Berrettini ed il possibile scontro con Sonego a Marrakech: “Il rientro di Matteo è bellissimo, speriamo stia bene. Io mi sento di dire solo questo, perché lui già l’anno scorso ha fatto quel Wimbledon pazzesco, inaspettato. Poi comunque a New York ha vinto 3-0 con Humbert che stragioca, quindi adesso speriamo bene, speriamo solo bene. Speriamo in un quarto di finale contro Sonego, che vinca il migliore e poi che continui e che soprattutto continui a stare bene“.

Il vantaggio di fare il commentatore tv ed essere un allenatore: “Ho sempre sostenuto che da quando faccio questo questo mestiere guardo le partite con maggiore attenzione e riesco a riportare quello che vedo in maniera migliore nel lavoro, perché nel guardare una partita dal divano di casa, magari con un bambino che ti chiede qualcosa, piuttosto che con il telefono che squilla, piuttosto che con qualcosa che devi fare, non hai la stessa attenzione con la quale dobbiamo fare noi una telecronaca, dobbiamo stare ovviamente sul pezzo perché dobbiamo cercare di raccontare a chi sta a casa quello che sta succedendo nel miglior modo possibile, e dire qualcosa di interessante anche, quindi non basta magari dire il punteggio, dire chi c’è in tribuna, e quindi io mi sono accorto che da quando faccio questo mestiere guardo le partite in maniera migliore, diciamo così, e mi accorgo di cose delle quali magari non mi accorgevo prima, quando le guardavo da allenatore. Alla fine guardi il tuo giocatore, quello che fa, guardi l’avversario, ovviamente, per capirne magari le debolezze, però non guardi, non riesce a guardare proprio tutti quanti. Guardi quello che gioca contro il tuo giocatore, l’avversario, o magari vai a vedere quello che gioca contro il tuo giocatore il giorno dopo, però non stai a guardare tutte le partite, come dobbiamo fare noi quando facciamo le telecronache, quindi questo secondo me è sicuramente un valore aggiunto“.

I nuovi mezzi con cui si preparano le partite: “Rispetto al passato sicuramente è più facile preparare le partite, perché non sei obbligato ad andare a vedere quella che si gioca magari il giorno prima. Lorenzo con Nagal ha giocato a Dubai, però se non lo conoscessi, e lo andassi a vedere oggi che gioca con Moutet, che tipo di indicazioni potrei avere per giocarci il giorno dopo? Quindi ti vai a vedere delle partite di Nagal che ha giocato, magari vai a vedere su Tennis TV, vai a vedere quelle che ha giocato sulla terra, poi adesso ci sono dati su dati, l’ATP fornisce delle statistiche ai giocatori ed agli allenatori molto molto dettagliate, che ti dicono veramente tantissime cose, tutte quelle che magari noi vediamo durante le telecronache, le zone dove rispondono, dove tirano, con che percentuali, quindi è sicuramente più facile di prima preparare le partite“.

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