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Cosa deve fare Berrettini per andare alle Olimpiadi: su chi fare la corsa e la ‘questione Davis’

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Matteo Berrettini
Berrettini / LaPresse

Grazie alla vittoria finale ottenuta a Marrakech la settimana scorsa, Matteo Berrettini è risalito di forza nella Race to Paris: l’azzurro, alla vigilia del torneo di Montecarlo, si trova a 201 punti dal Luciano Darderi, ultimo dei quattro azzurri virtualmente qualificati alle Olimpiadi. Il piazzamento attuale, infatti, non basterebbe al romano per poter andare ai Giochi: servirà un altro exploit sulla terra battuta per rientrare tra i migliori 4 italiani e, di conseguenza, tra i 56 qualificati.

L’Italia porterebbe, infatti, tutti i quattro singolaristi possibili per un Paese tra gli uomini: al momento sarebbero ammessi ai Giochi Jannik Sinner, primo in graduatoria con 8125 punti, Lorenzo Musetti, 33° con 1010, Matteo Arnaldi, 42° con 880, e Luciano Darderi, 45° con 831. Alle loro spalle, poi, almeno altri quattro tennisti italiani possono ambire ad un posto a Parigi 2024, ovvero Flavio Cobolli, 52° con 745, Luca Nardi, 63° con 695, Lorenzo Sonego, 70° con 641, e proprio Matteo Berrettini, 72° con 630.

Luciano Darderi, Flavio Cobolli e Luca Nardi, che precedono Berrettini nel ranking, non soddisferebbero i criteri di eleggibilità che richiedono la presenza in Coppa Davis nel corso del ciclo olimpico, ma l’ancora di salvezza per i tre azzurri citati sarebbe quella secondo la quale la mancata partecipazione alla Coppa Davis sia dovuta al gran numero di atleti italiani meglio piazzati nella prima parte del ciclo olimpico, che ha impedito loro la partecipazione alla stessa. Cobolli, Darderi e Nardi, in effetti, hanno scalato il ranking soltanto nell’ultima parte del ciclo olimpico e potrebbero appellarsi proprio a questa eccezione prevista alla regola citata in precedenza.

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