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Cosa ha fatto Rune contro Sinner: warning dell’arbitro, la sceneggiata con il supervisor

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Rune / IPA Agency

Animi roventi nel corso dei quarti di finale del Masters1000 di Montecarlo tra Jannik Sinner e Holger Rune. Un match molto teso e nel decimo game del secondo set sullo 0-30 e servizio Rune un grande caos. Il danese, infastidito dal tifo in favore dell’altoatesino, ha rivolto un gesto con la mano a rappresentare il chiacchiericcio fastidioso ai suoi danni. Ha mimato una sorta di “cinguettio”.

Un comportamento sanzionato con il warning dal giudice di sedia, arrivato pochi secondi dopo quello preso per time-violation. Rune, poco d’accordo per la decisione, ha chiesto l’intervento del supervisor per far valere le proprie ragioni nel trambusto generale. “Non ho detto nessuna parolaccia, ho solo chiesto di fare silenzio“, le parole del n.7 del mondo. Non nuovo il danese a comportamenti di questo genere, volti anche un po’ a far togliere la concentrazione al suo avversario, ricordando anche la semifinale dell’anno scorso.

Il classe 2003 si è anche seduto sulla sua sedia, minacciando di non proseguire nel confronto per mostrare tutto il proprio dissenso rispetto a quanto stesse accadendo. Il tutto in una fase decisiva della seconda frazione, visto lo score di 6-4 nel primo set.

Successivamente gli atteggiamenti provocatori del danese non si sono placati. Ha continuato a discutere con l’arbitro, arrivando ad affermare “è tutto contro di me“. Sinner, dal proprio canto, ha tirato dritto per la sua strada, portando a casa il match. “So che può fare caos, ma io imparo da queste situazioni. Ho pensato solo a me stesso“, ha spiegato l’azzurro.

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