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F1, su quali piste la Ferrari potrebbe dare fastidio alla Red Bull: meglio rettilinei e frenate delle curve ad alta velocità

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Charles Leclerc

Il Gran Premio del Giappone ha ribadito come la Ferrari sia seconda solo alla Red Bull. Si è tornati a quanto visto in Medio Oriente, dove Max Verstappen e Sergio Perez hanno completato una doppietta, relegando tutti gli avversari alle loro spalle.

Melbourne ha rappresentato un episodio. Solo un sognatore avrebbe potuto pensare di vedere la SF-24 battere di puro passo la RB20 a Suzuka. La domanda, a questo punto, è se la situazione potrà mai verificarsi.

La F1 ha dei valori cristallizzati, ma anche degli equilibri molto delicati. Se un granello di sabbia si infila negli ingranaggi di un orologio di precisione, questo va completamente in tilt. È quanto accaduto alla RB19 a Singapore, nel settembre 2023.

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Non è tanto una questione di dove la Ferrari potrà salire di colpi, bensì di piste nelle quali il Drink Team potrebbe incappare in qualche difficoltà imprevista. Dipenderà dalle condizioni ambientali, dal tipo di asfalto, dalla risposta che ogni monoposto potrà fornire a eventuali criticità presentate dal tracciato.

Impossibile dire dove e come questo potrebbe accadere, ci sono troppe dinamiche in gioco. Restano 20 gare da disputare da qui a fine stagione, dunque non tema il ferrarista. Alla luce di quanto visto nel primo sesto dell’annata agonistica, avrà modo di esporre ancora la bandiera con il Cavallino Rampante sul suo balcone. Quando, ce lo dirà solo il tempo.

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