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FOTO Parigi 2024: come si presenta la città a tre mesi dalle Olimpiadi

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Parigi 2024 Keitma / Shutterstock.com

Parigi 2024: tre mesi e qualche giorno e poi si alzerà il sipario, con la cerimonia d’apertura fissata per il 26 luglio, sull’edizione numero 33 dei Giochi Olimpici Estivi, la terza nella capitale transalpina dopo quelle del 1900 e del 1924, l’ultima fu quindi esattamente disputata cento anni fa.

Ma come sta la città a tre mesi dalle Olimpiadi? Andando in giro fra “Rue” e “Boulevard” negli ultimi giorni, contraddistinti da un tempo poco clemente e da temperature rigidissime, ecco cosa ne è venuto fuori.

Countdown olimpico nei pressi della Tour Eiffel: verso Parigi 2024 (Ph. Michele Cassano)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Attesa: “In caricamento”

In città non si respira propriamente ancora il clima olimpico, anche se nelle stazioni della capillarissima metropolitana e con i tanti cartelloni pubblicitari sparsi in giro per la “Ville Lumiere” i riferimenti alle Olimpiadi non mancano, peraltro non solo passando dai riferimenti agli sport o agli sportivi più famosi, ma anche a quelli che magari non godono di una totale popolarità.

Statue rappresentati gli sport olimpici all’Assemblee Nationale (Ph. Michele Cassano)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lavoro in città: obiettivo 15 luglio

Diversi, soprattutto nella zona del centro, fra Place de la Concorde, gli Champs-Élysées e l’intorno della Tour Eiffel, sono i siti e le location dove architetti e operai stanno lavorando all’interno dei cantieri urbani per cercare di rendere tutto perfetto e disp0nibile nel più breve tempo possibile. La deadline ultima è fissata per il 15 luglio, a una decina di giorni circa dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi 2024.

Cantieri e montaggio delle tribune in vista di Parigi 2024 (Ph. Michele Cassano)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mobilità: muoversi con i mezzi pubblici, in particolare la metropolitana

Il traffico di Parigi è molto denso e accentuato già in questi giorni, immaginatevi quando ci saranno le Olimpiadi. Il consiglio è quello di muoversi con la metropolitana: una rete – come detto – capillarissima che vi consentirà, con le sue molteplici linee (più di 10!) di spostarvi da un punto all’altro della città senza troppi problemi. Per gli autobus di superficie invece sono presenti e, ulteriori ne verranno predisposte, delle corsie preferenziali di movimento.

Micromobilità: l’utilizzo di mezzi di locomozione come le biciclette e i monopattini elettrici non è da escludere, ma attenzione perché se è vero che vi sono diversi tratti di piste ciclabili è anche vero che convivere in alcune zone con la condotta di guida degli automobilisti parigini non è propriamente cosa facile.

L’avanzamento dei lavori nel cantiere che riguarderà il beach volley (Ph. Michele Cassano)

 

 

 

 

 

Ricettività: varie possibilità per le strutture. Bene i ristoranti multilingue

Trovare un alloggio a Parigi e dintorni non è detto che sia cosa facile, ma le possibilità a disposizione sono diverse. Dagli alberghi alle case per “affitti brevi”: valutare tutte le opzioni può e dev’essere un vantaggio e anche le varie soluzioni di pernottamento.

Ristorazione: l’economia di Parigi ha una forte connotazione che riguarda l’enogastronomia e su tutto quello che le gravita intorno, ciò vuol dire che male, nella capitale francese, non si mangia, anzi. Inoltre, rispetto a delle vecchie “credenze popolari”, che volevano i francesi come persone poco ospitali disposte a parlare solo se nella loro lingua, le cose sono profondamente cambiate.
In tantissimi, e questo non solo nel modo dei ristoratori ma anche fra la gente comune, si fanno capire con l’inglese o con lo spagnolo e più di qualcuno si “lancia” anche in conversazioni con l’italiano. Da questo punto di vista quindi non ci dovrebbero essere problemi nel farsi capire o stabilire conversazioni.

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Sicurezza: qualcosa è da rivedere

E’ uno dei temi più discussi rispetto alla capitale francese. Parigi 2024 sarà un banco di prova notevole per una città, un agglomerato enorme, che sulla sicurezza non è mai stata fra le prime.
La sensazione personale di chi scrive, è che il pericolo e le insicurezze della gente parigina aumentino nelle ore serali e notturne: tutto mediamente normale, se non fosse che lo squilibrio in questa percezione è spesso testimoniato anche da eventi che si verificano puntualmente in corrispondenza di stazioni della metropolitana o di piazze isolate e poco illuminate. Il lavoro delle forze dell’ordine e dei loro coordinatori a tutti i livelli dovrà essere in questo senso perfetto, anche perché purtroppo lo storico della città non è dei migliori negli ultimi dieci anni.

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