Artistica
Ginnastica artistica, Abbadini ci riprova agli Europei: finale alla sbarra da vivere. Macchiati può stupire alle parallele
Yumin Abbadini si rimette in gioco agli Europei 2024 di ginnastica artistica maschile. Dopo aver conquistato una spettacolare e storica medaglia di bronzo nel concorso generale individuale (impresa che non riusciva da ben 34 anni, ovvero dall’era di Jury Chechi), il giovane bergamasco torna in pedana a Rimini per disputare la Finale di Specialità alla sbarra, ultimo atto conclusivo sui singoli attrezzi di questa rassegna continentale. Il 22enne ha staccato il biglietto con il settimo punteggio di qualifica, ovvero il 14.333 (6.0 il D Score) siglato mercoledì sera.
L’azzurro ha tutte le carte in regola per puntare a una medaglia, forte delle grandi difficoltà che caratterizzano il suo esercizio. L’allievo di Alberto Busnari sembra avere trovato nel ferro la sua specialità prediletta, quella di punta insieme al cavallo con maniglie all’interno del giro completo di cui ormai è diventato un punto di riferimento in campo internazionale. Lo scorso anno fu il super specialista Carlo Macchini a regalarci la medaglia d’argento, questa volta toccherà a Yumin Abbadini difendere il tricolore, alla vigilia dell’attesissima gara a squadre dove l’Italia difenderà il titolo vinto dodici mesi fa.
La pole position è dell’ucraino Illia Kovtun (14.600), argento iridato sul giro completo che lo scorso anno fu terzo in campo continentale. Alle sue spalle il lituano Robert Tvorogal (14.533), trionfatore negli Europei zoppi del 2020 e argento due anni fa, e il cipriota Marios Georgiou (14.500), reduce dal sigillo sul giro completo e che nel 2022 si laureò Campione d’Europa alla sbarra. Il veterano del lotto è il croato Tin Srbic (14.333): il 27enne è salito sul podio ai Mondiali in tre occasioni (oro nel 2017, argento nel 2019 e nel 2023), ha conquistato l’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e si presenta per difendere il titolo vinto dodici mesi fa ad Antalya. Lo spagnolo Joel Plata (14.466) fu di bronzo due anni fa, completano il lotto l’israeliano Alexander Myakinin (14.333) e lo svizzero Noe Seifert.
Alle parallele pari ci stringeremo invece attorno a Mario Macchiati, sesto nel turno preliminare con 14.500 (6.0 il D Score). Non è l’azzurro che ci si attendeva sugli staggi, visto che è il più accreditato era Matteo Levantesi, già finalista mondiale ed europeo. Il nostro portacolori ricoprirà un ruolo da outsider nella gara in cui il favorito d’obbligo sarà il già citato Illia Kovtun, a caccia del bis dopo l’apoteosi della scorsa primavera (15.266 in qualifica). Lo svizzero Noe Seifert (14.733) e l’ucraino Nazar Chepurnyi (14.700) sembrano avere un po’ di smalto in più rispetto al resto della concorrenza guidata dal francese Cameron-Lie Bernard (14.666) e dal cipriota Marios Georgiou (14.633). In gara anche lo spagnolo Thierno Diallo (14.500) e il britannico James Hall (14.333). La sessione inizierà alle ore 16.30, proponendo nell’ordine volteggio, parallele pari e sbarra.