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Giro dei Paesi Baschi: Vingegaard in ambulanza, caduti anche Evenepoel e Roglic. Tappa a Meintjes

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Louis Meintjes
Louis Meintjes - LaPresse

Tappa catastrofica, che ha visto uscire di scena in un colpo solo Primoz Roglic, Jonas Vingegaard (con le sue condizioni che lasciano ancora con il fiato sospeso) e Remco Evenepoel, per una caduta terrificante a trentacinque chilometri all’arrivo. Dopo la giornata di ieri, il peggio purtroppo è arrivato oggi nella quarta frazione di un’edizione 2024 del Giro dei Paesi Baschi che si può assolutamente definire maledetta. Corsa che è stata neutralizzata pochi minuti dopo, per permettere alle ambulanze di passare e prestare i soccorsi. In un marasma organizzativo certo non semplice da gestire, è stata presa una decisione totalmente priva di senso logico: tappa annullata per il gruppo, ma i battistrada hanno avuto la possibilità di giocarsi il successo odierno, ripartendo alle pendici dell’ultima salita. Nessun distacco e nessun abbuono sul traguardo, ma nell’albo d’oro alla fine ci va Louis Meintjes.

Una giornata assurda per il ciclismo mondiale, che potrebbe vedere sconvolte le gerarchie dell’intera stagione. Prima parte di frazione piuttosto tranquilla, con la fuga a sei partita dopo pochi chilometri dal via che aveva preso un discreto vantaggio. Un solo sussulto nel lungo tratto di pianura centrale, con vento trasversale che ha innescato i ventagli e spezzato momentaneamente il gruppo, a precedere il passaggio per la prima volta sulla linea del traguardo traguardo di Legutio. La caduta drammatica è avvenuta mentre si stava percorrendo la discesa dopo il GPM di Olaeta, con la corsa che da lì a poco sarebbe entrata nel momento decisivo.

Curva verso destra, il gruppo ci arriva a grande velocità e in testa si valuta male l’angolo d’entrata. A questo punto i corridori iniziano ad andare dritti nell’erba, ma purtroppo lì c’è anche una fossa in cemento che peggiora ulteriormente una situazione già assai complessa. La caduta coinvolge ha coinvolto in tutto una dozzina di corridori, con i ritiri tra gli altri di Evenepoel (Soudal Quick-Step), Roglic (BORA – hansgrohe), Jay Vine (UAE Team Emirates) e soprattutto Vingegaard. Per il belga, fortunato a finire sui prati, vistose escoriazioni e una spalla dolorante; per lo sloveno apparentemente nessuna grave complicanza dopo aver toccato l’asfalto per il secondo giorno consecutivo; per l’australiano invece c’è stato il trasferimento in ospedale.

Ma è stato il danese del Team Visma | Lease a Bike ad avere la peggio, battendo la schiena contro la canalina in cemento dopo la curva. Il vincitore degli ultimi due Tour de France è rimasto fermo a terra per diversi minuti, e successivamente, dopo essere stato immobilizzato, è stato caricato sull’autoambulanza in barella. Preoccupano parecchio le sue condizioni, con lo scandinavo che nel tragitto era comunque cosciente, per una caduta che potrebbe pregiudicare la sua annata. In un’atmosfera quasi irreale il gruppo è andato ad andatura controllata fino al traguardo, e si sono giocati la vittoria Reuben Thompson (Groupama – FDJ), Louis Meintjes (Intermarché-Wanty), Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies), Mikel Retegi (Equipo Kern Pharma), Joseba López (Caja Rural – Seguros RGA), Karel Vacek (Burgos – BH).

A dir poco grottesco come è stato gestito il tutto, con prima che sembrava essere arrivata la comunicazione sensata che i sei non avrebbero disputato gli ultimi venti chilometri, ma poi un dietrofront inspiegabile e la corsa per loro è ripartita. Sullo strappo di Untzilla, dopo le prime rampe percorse a bassa andatura, c’è stata battaglia vera. Ha acceso la miccia il ceco Vacek, seguito solo dal neozelandese Thompson e dal sudafricano Meintjes.

Poco dopo Vacek è scattato nuovamente, liberandosi della compagnia di Thompson. A questo punto Meintjes, rientrato con il suo passo, è partito secco in contropiede sulle ultime rampe dell’ascesa, lanciandosi in solitaria vero lo striscione d’arrivo per la sua seconda vittoria tra i professionisti. Una tappa surreale, con il sudafricano che arriva al traguardo dopo 4’21’15”, senza forse avere completa cognizione di causa su quello che è successo precedentemente. Domani si proverà a tornare alla normalità, e indosserà la maglia di leader della generale, in seguito al ritiro di Roglic, il danese della Lidl-Trek Mattias Skjelmose.

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