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Ciclismo

Giro d’Italia 2024: i cacciatori di tappa. Dagli italiani agli uomini da classiche: quanti nomi pesanti

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Christophe Laporte
Laporte / Pier Colombo

Manca poco più di una settimana all’inizio del Giro d’Italia 2024 e l’attesa è sempre più fremente: la Corsa Rosa comincerà con il botto da Torino, con una tappa subito scoppiettante e interessante. Come spesso accade, ci sono diversi corridori che proveranno ad aggiudicarsi singole tappe e i nomi interessanti e intriganti che possono fare il colpo di mano sono diversi.

Sarà alla prima partecipazione in carriera al Giro Julian Alaphilippe, che sta attraversando una fase discendente della carriera. Il francese si presenta quasi in sordina a questa Corsa Rosa: una vittoria non arriva addirittura dal Delfinato dell’anno scorso. Nella sua squadra non avrà particolari compiti se non quello di dare una mano a Tim Merlier per le volate.

Un altro grande uomo da classiche che sarà presente sarà Christophe Laporte: il francese del Team Visma | Lease a Bike può dire la sua sia nelle volate normali che nelle tappe più accidentate. Da attenzionare anche il giovane neozelandese Laurence Pithie, brillante alla Parigi-Nizza e alla Parigi-Roubaix e a Biniam Girmay, già protagonista al Giro due anni fa quando vinse la tappa di Jesi davanti a van der Poel per poi ritirarsi per essersi “esploso” il tappo dello Champagne dritto nell’occhio.

Oltre ad altri nomi intriganti come Jhonatan Narvaez, Michael Woods e Danny Van Poppel, ci sono anche degli italiani che possono provare a fare il colpo. Su tutti Filippo Zana, già brillante al Giro dell’anno scorso con la vittoria di Val di Zoldo, ma anche Andrea Bagioli, atteso dal salto di qualità in Lidl-Trek, e a Filippo Ganna, che oltre alle crono, può provarci anche in altri terreni. C’è anche il campione italiano Simone Velasco che ben si adatta a percorsi da finisseur.