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Ciclismo

Giro d’Italia 2024: Jonathan Milan punta al bis per la maglia ciclamino

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Jonathan Milan
Milan / LaPresse

Il Giro d’Italia è alle porte. Manca soltanto una settimana alla partenza della Corsa Rosa da Venaria Reale e stiamo piano piano conoscendo i possibili protagonisti di questa nuova edizione che incoronerà il successore di Primoz Roglic nell’albo d’oro. Ma non esiste soltanto la lotta per la classifica generale, sono tanti i punti di interesse di una corsa di tre settimane. Come la grande battaglia per imporsi come il miglior velocista del lotto. Che lo scorso anno ha premiato Jonathan Milan.

Nel 2023 il Giro d’Italia fu infatti il palcoscenico in cui il ventiduenne di Tolmezzo si tolse l’etichetta di corridore affidabile esclusivamente su pista. E che affidabilità, tra numerose medaglie mondiali ed europee nell’inseguimento e l’appartenenza a quel quartetto che tre anni fa a Tokyo ha conquistato un oro che fa brillare gli occhi a chiunque ricordi quel momento da brividi. Ma la seconda tappa dell’ultimo Giro, quella a San Salvo, ci ha rivelato anche tutta la sua potenza, facendo volata da solo e dando due, tre biciclette di vantaggio a David Dekker e Kaden Groves.

Quella è stata l’unica vittoria nel Giro dello scorso anno, ottenendo poi altri quattro secondi posti in cui ha evidenziato un pochino di inesperienza, soprattutto nel momento giusto in cui partire e sprigionare i suoi cavalli. Ma in quel 2023 in maglia Bahrain-Victorious è stato lo sprinter più costante di tutto il lotto, conquistandosi meritatamente la maglia ciclamino avanti a Derek Gee, salito alla ribalta non per le sue capacità allo sprint ma per la sua insistenza nel cercare (e non trovare) la fuga giusta.

Per quest’anno la Lidl-Trek, sua nuova squadra, ha deciso di puntare principalmente su di lui per andare a conquistare qualche successo di tappa, coadiuvato dal suo compagno di pista Simone Consonni e da Andrea Bagioli. La concorrenza sarà di tutto rispetto: Olav Kooij sarà la punta della Visma | Lease a Bike, mentre Fabio Jakobsen (dsm-firmenich PostNL) cerca un successo nei grandi giri che manca da due anni. In più c’è un Tim Merlier (Soudal-Quick Step) sempre capace di farsi spazio negli sprint, mentre Alberto Dainese (Tudor Pro Cycling) vuole riprendersi lo scettro di miglior velocista azzurro. Ma un anno è passato e i difetti sono stati limati: a parità di condizione, nessuno ha la potenza di Jonathan Milan nei rettilinei finali. Mettendo nel mirino la maglia ciclamino.

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