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Ciclismo

Giro d’Italia 2024: le 21 tappe e le stellette di difficoltà. Tanti km a cronometro, lo Stelvio sarà la Cima Coppi

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Tadej Pogacar - Lapresse

Siamo a meno di un mese dalla grande partenza del Giro d’Italia 2024. Edizione attesissima, vista la presenza di un nome che può veramente rendere unico lo spettacolo: Tadej Pogacar. Il percorso sarà veramente molto variegato, intenso sin dalle prime giornate e ricco di salite: andiamo a scoprire tutte le tappe nel dettaglio con le stellette di difficoltà.

LE TAPPE DEL GIRO D’ITALIA 2024

Prima tappa: Venaria Reale-Torino (143 km) ***

Subito una frazione impegnativa ad aprire le danze. Prima Superga, ma soprattutto poi il Colle della Maddalena (6,4 km al 7,4%, max. 12%) con scollinamento a 20 chilometri dall’arrivo prima della picchiata su Torino.

Seconda tappa: San Francesco al Campo-Santuario di Oropa (161 km) ***

Arriva il primo arrivo in salita: sull’ascesa resa celebre da Pantani c’è il primo scontro tra i big. Non è durissima, con 11,8 chilometri al 6,2%, ma sicuramente può esserci spettacolo.

Terza tappa: Novara-Fossano (166 km) **

Non banale questa frazione. Non ci sono grandi GPM, ma prima del traguardo ecco una rampetta di 1,8 chilometri al 4,2% che potrebbe scombinare i piani dei velocisti.

Quarta tappa: Aqui Terme-Andora (190 km) **

È il giorno delle ruote veloci? Occhio al Capo Mele, tradizionale alla Sanremo, ad anticipare il traguardo di Andora.

Quinta tappa: Genova-Lucca (178 km) ***

Anche questa dovrebbe essere una giornata per gli sprinter, ma non è detto: in Toscana dopo Camaiore ecco la salita di Montemagno, a 20 km dall’arrivo.

Sesta tappa: Viareggio-Rapolano Terme (180 km) ***

Il giorno dello sterrato. Nel finale un mix tra strappi e settori di strade bianche che, se dovesse esserci il maltempo, potrebbero risultare addirittura decisivi ai fini della classifica generale.

Settima tappa: Foligno-Perugia (cronometro, 38,5 km) ****

Arriva la prima prova contro il tempo: primi 32 chilometri pianeggianti, poi 6,5 chilometri al 4% per arrivare a Perugia. Prova tutt’altro che banale.

Ottava tappa: Spoleto-Prati di Tivo (153 km) *****

Due GPM ad anticipare la salita finale che è durissima: 14,6  chilometri al 7% (con picchi al 12). Primo vero scontro in salita tra i big della classifica generale.


Nona tappa: Avezzano-Napoli (214 km) ***

Tappa lunga e non banale quella che porta nel capoluogo campano: sul finale diversi strappetti che possono decidere il successo parziale, probabilmente però andrà via la fuga.

Decima tappa: Pompei-Cusano Mutri (142 km) ***

Giornata dura con il GPM di Camposauro (6,1 km al 7,8%, max. 13%) e soprattutto l’ascesa finale verso Bocca della Selva (17,9 km al 5,6%, max. 10%).

Undicesima tappa: Foiano di val Fortore- Francavilla al Mare (207 km) **

Inizio di tappa molto mosso, ma dovrebbe esserci la possibilità per le ruote veloci per recuperare e giocarsi la vittoria.

Dodicesima tappa: Martinsicuro-Fano (190 km) ***

Classica tappa in stile Tirreno-Adriatico: dopo un inizio tranquillo non c’è un metro di pianura con in rapida successione i muri marchigiani.


Tredicesima tappa: Riccione-Cento (179 km) *

Classico piattone di metà Grande Giro: qui non si scappa dai velocisti.


Quattordicesima tappa: Castiglione delle Stiviere-Desenzano del Garda (cronometro, 31,2 km) ***

Cronometro individuale per specialisti: completamente o quasi pianeggiante, si raggiungeranno altissime medie.

Quindicesima tappa: Manerba del Garda-Livigno (220 km) *****

Tappa lunghissima e molto dura sulle Alpi. Si inizia con Lodrino e Colle San Zeno (13,9 km al 6,6%, max. 14%), poi la modifica del percorso, con l’aggiunta del Passo del Mortirolo (12,8 km al 7,5%) ed infine Passo di Foscagno (14.6 km al 6.5%) e l’ultima ascesa verso Mottolino (8,1 km al 6,6%, max. 18%).

Sedicesima tappa: Livigno-Santa Cristina di Valgardena (202 km) ****

Dal punto di vista tattico tappa disegnata un po’ male. C’è il Passo dello Stelvio (20,2 km al 7,2%, max. 14%), Cima Coppi di questa edizione con i suoi 2.758 metri, nella prima parte, poi tanta pianura. Sul finale però occhio a Passo Pinei (23,4 km al 4,7%) ed il Monte Pana verso il traguardo (7,6 km al 6,1%).


Diciassettesima tappa: Selva di Val Gardena-Passo del Brocon (159 km) *****

Altro tappone alpino. Passo Sella (8,9 km al 7,4%), Passo Rolle (19,8 km al 4,8%) e soprattutto due volte Passo Brocon, con la seconda scalata, quella che porta all’arrivo, che vedrà 12,2 km al 6,4%.


Diciottesima tappa: Fiera di Primiero-Padova (171 km) **

Tappa intermedia prima del gran finale, di nuovo attesi i velocisti, per l’ultima volta prima di Roma.


Diciannovesima tappa: Mortegliano-Sappada (157 km) ***

Non c’è l’arrivo in salita, ma il finale non è assolutamente semplice: occhio al Passo Duron (4,4 km al 9,6%, max. 18%), che anticipa Sella Valcalda e lo strappo verso Sappada con pendenze in doppia cifra.


Ventesima tappa: Alpago-Bassano del Grappa (181 km) *****

Ultimo tappone che prevede due volte la scalata del Monte Grappa (18,2 km all’8,1%, max. 14%), occhio anche alla discesa tecnica che porterà verso il traguardo.


Ventunesima tappa: Roma-Roma (122 km) *

Consueta passerella completamente pianeggiante nella Capitale.

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