Seguici su

Golf

Golf: Italia, in quattro verso le Olimpiadi. La situazione azzurra per Parigi 2024

Pubblicato

il

Matteo Manassero

Torna d’attualità, tra un Major maschile (il Masters) che è finito e uno femminile (lo Chevron Championship) prossimo a prendere il via, il discorso legato all’Italia verso le Olimpiadi di Parigi 2024. Il ranking mondiale, valido per la qualificazione, vedrà la corsa olimpica finire il 17 giugno per gli uomini e il 24 giugno per le donne, in un caso dopo lo US Open e nell’altro dopo il Women’s PGA Championship.

Vanno ricordate le regole d’ingaggio, valide per ambo le situazioni: all’interno dei primi 15 posti c’è la possibilità di portare fino a 4 giocatori, mentre oltre questa quota scende a 2. Di fatto, della situazione si avvantaggiano al momento solo Stati Uniti (4) con uomini e donne e Corea del Sud (3) con le donne. Per tutti gli altri due entries. 60 i posti disponibili del field sia al maschile che al femminile, senza tagli.

Sebbene l’IGF, la federazione mondiale, che di fatto è utile più per regolare la qualificazione olimpica in base all’OWGR e al WWGR (i due ranking) che per altro, abbia sul proprio sito l’aggiornamento fino all’8 aprile, è possibile attualizzare la situazione fino a ieri.

In particolare, in chiave italiana maschile al momento Matteo Manassero rimane saldo con il suo 173° posto che gli varrebbe il pass per il Le Golf National senza grandi intoppi. Più serrato, invece, il confronto per il secondo biglietto tra due che a Saint-Quentin-en-Yvelines hanno visto la loro carriera avere picchi eccezionali. Guido Migliozzi è 255°, Francesco Molinari 263°, il che corrisponde all’attuale zona superiore al 50° posto della qualificazione olimpica, ampiamente sopra il “limite” (che è Kalle Samooja: il finlandese è 355°. Questi limiti tanto alti sono dovuti alla presenza in numero enorme di americani (e britannici) nella graduatoria globale, un fattore che conta anche tra le donne (qui si aggiunge il gruppo dei Paesi asiatici).

Per quanto riguarda le donne, i Rolex Rankings ad oggi premiano Alessandra Fanali, il cui 192° posto sarebbe attualmente ampiamente garanzia di qualificazione. Semmai, chi deve fare attenzione è Virginia Elena Carta, che per come si sono messe le cose è al 60° e ultimo posto disponibile in virtù del 307° nella graduatoria globale. Tutto in virtù del sorpasso effettuato dalla finlandese Ursula Wikstrom, al momento al 306° posto. Alla milanese, in breve, servirà un risultato importante. Ad oggi è un po’ distante l’azzurra più vicina a contendere il posto a cinque cerchi alle due citate, vale a dire Roberta Liti, impegnata sui circuiti americani e rimasta fuori di pochissimo dallo Chevron Championship.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità