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Golf: Scottie Scheffler imperiale, suo anche il Masters 2024. Åberg chiude ottimo secondo
Scottie Scheffler vince per la seconda volta in carriera il Masters di Augusta ed è sempre più numero 1 del mondo. Straordinario il momento del ventisettenne del New Jersey, tre vittorie e un secondo posto nelle ultime quattro partenze. Lo score complessivo è di -11 (66 72 71 68, 277 colpi). Per la sesta volta nella storia il vincitore scende tanti colpi sotto il par: prima del re dell’OWGR attuale, in passato, Bernhard Langer (1993), Ian Woosnam (1991), Ben Crenshaw (1984), Gary Player (1978) e Bob Goalby (1968). Tutto per la Green Jacket.
Un percorso, quello di Scheffler, che inizialmente è contrastato da tre uomini: Morikawa, Homa e Åberg. Fino alla 8 i quattro sono all’incirca tutti sullo stesso piano di lotta, poi il primo a sbagliare seriamente nel momento decisivo è il primo dei citati, che con due doppi bogey alla 9 e alla 11 dice addio a ogni sogno di gloria.
Il problema di Homa, invece, è il doppio bogey alla 12, mentre per quanto riguarda Åberg tutto apparentemente finisce quando lo svedese trova l’acqua alla 11 (doppio bogey anche per lui). In verità, lui riesce anche a riprendersi con birdie alla 13 e alla 14, ma in entrambi i frangenti la reazione di Scheffler non si fa attendere. L’americano semplicemente non sbaglia più niente, e anche quando lo fa recupera da par suo.
Risultato: vittoria meritatissima, mentre al secondo posto finisce proprio lui, Ludvig Åberg, con lo score di -7. Lo svedese, al primo Masters da pro, coglie un risultato veramente eccezionale, che la dice lunga su quanto sia grande il suo talento. E, in più, diventa numero 7 dell’OWGR). A Collin Morikawa (-4) tocca il terzo posto, anche in virtù degli ottimi birdie alla 13 e alla 15, ma incappa in un bogey alla 18: questo significa che finiscono per affiancarlo Max Homa e l’inglese Tommy Fleetwood, silenziosamente tra i migliori di giornata con il -3.
Dentro la top 10 anche Cameron Smith: per l’australiano sesto posto a -2 in compagnia dell’USA Bryson DeChambeau, mentre è ottavo Xander Schauffele (che così sale per la prima volta al numero 3 del mondo) a -1. Ultimi a riuscire a rimanere almeno pari con il par, e corrispondenti al gruppo dei noni, Will Zalatoris, Cameron Young e l’inglese Tyrrell Hatton.
In coda alla classifica, una sorta di primato negativo per Tiger Woods, che finisce all’ultimo posto tra tutti coloro che hanno superato il taglio. Per lui score di +16, con +5 odierno, e, anche in virtù dei tanti problemi capitati negli ultimi anni, una distanza che sembra sempre più grande dai giorni che gli hanno dato la gloria.