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Il direttore del torneo di Montecarlo annuncia: “Nel 2025 niente giudici di linea”

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ATP Montecarlo / LaPresse

Stefanos Tsitsipas, per la terza volta nelle ultime quattro edizioni, ha vinto il Masters 1000 di Montecarlo. Il greco, dopo aver battuto Jannik Sinner in una semifinale abbastanza controversa, si è poi sbarazzato abbastanza agevolmente del norvegese Casper Ruud in finale con il punteggio di 6-1 6-4 confermando il suo feeling con la terra rossa ed in particolare con i campi del Principato. David Massey, direttore del torneo, ha tracciato un bilancio complessivo della manifestazione annunciando già delle novità per il futuro.

“Non possiamo pensare di mettere un tetto sul Centrale, visto che parliamo di uno stadio temporaneo, con tribune che dopo il torneo vengono dismesse. Ma per quanto riguarda il campo numero 2 abbiamo un progetto che potrebbe essere pronto in un paio d’anni, o forse qualcosa in più: si tratta di allargare lo spazio per le tribune e di migliorare la copertura, in modo che sia resistente al vento forte, oltre che alla pioggia. Così che possa effettivamente essere un’opzione in caso di maltempo persistente, e che possa diventare un campo seguito dalla televisione anche in caso di utilizzo del tetto”, spiega Massey.

Sulla presenza di tanti spettatori italiani:Siamo praticamente al confine con l’Italia e non è un mistero che il pubblico italiano rappresenti una buona fetta delle presenze al Country Club. Ogni anno parliamo di circa il 33 per cento, ma questa volta immagino saranno di più. Dovremo tirare le somme nei prossimi giorni. La nota positiva è che abbiamo incrementato anche gli spettatori che arrivano in treno: l’obiettivo è di ridurre in modo drastico coloro che si spostano in auto durante la settimana”.

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Sugli arbitri e sull’introduzione della tecnologia anche sul rosso:Quello che è accaduto nel match tra Sinner e Tsitsipas è stato un incidente di percorso, un momento difficile che però fa parte del tennis da sempre. La componente arbitrale ha sempre avuto un ruolo e gli errori non sono mai stati del tutto eliminati. Detto questo, confermo che dal prossimo anno, salvo che l’ATP ci ripensi, il torneo non avrà più giudici di linea, adottando l’occhio di falco live anche qui sulla nostra terra battuta. Si tratta di un passo che l’ATP stessa considera decisivo nell’ottica di una migliore qualità complessiva del gioco”.

Sul format del torneo:Anche per il 2025 resteremo con il format attuale, dunque della durata di otto giorni, da domenica a domenica, più la giornata inaugurale dedicata alle qualificazioni. Il tabellone a 56 giocatori ci ha sempre permesso di avere un draw molto competitivo, e anche quest’anno abbiamo registrato 9 top10, con l’unica assenza di Carlos Alcaraz, che pure si è allenato cinque giorni sui campi del Country Club prima di doversi arrendere a un infortunio. Allo stesso tempo, siamo aperti a una eventuale crescita nei prossimi anni, se ci sarà la possibilità di trovare una settimana in più in calendario. Al momento credo che entrambe le formule abbiano dei pregi, non ne vedo una superiore”.

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