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Nuoto, Lisa Angiolini fissa il tempo che servirà per la finale olimpica dei 100 rana: “Posso farcela”

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Lisa Angiolini
Lisa Angiolini / Giorgio Scala e Andrea Masini / DBM

Lavorare per ottenere la miglior versione di se stessi. Questo concetto, nell’attualità, è stato sovente espresso da Jannik Sinner, ma è un’idea adatta a ogni ambito. Parlando poi di sport da prestazione pura come il nuoto, si comprende con facilità quanto ciò sia una sorta di dogma. L’ha fissato nella testa e nel cuore Lisa Angiolini, grande protagonista negli ultimi Assoluti primaverili di nuoto a Riccione. La toscana ha conquistato il titolo tricolore nei 100 rana, stampando il crono da 1:06.00 qualificante per le Olimpiadi di Parigi. Un sogno che si avvera.

Ne ha parlato l’atleta nostrana nell’ultima puntata di Swim2U, condotta da Enrico Spada e da Aglaia Pezzato sul canale Youtube di OA Sport. “Un risultato tanto atteso, quanto sudato. Sono stati mesi complicati per me e le settimane di avvicinamento non semplici, soprattutto per il mio allenatore (Gianluca Valeri, ndr). Ero diventata insopportabile (sorride, ndr)”, le prime impressioni della nuotatrice tricolore.

Non ho passato un inverno felicissimo. Ho avuto un problema alla spalla e ho ripreso ad allenarmi solo a ottobre 2023. Ai campionati invernali mi sono presentata con poco allenamento e nonostante questo comunque i risultati erano stati buoni, ma non sufficienti per staccare il biglietto per Parigi. Mi sono preparata quindi per gli Assoluti primaverili, sapendo che Benedetta Pilato avesse già ottenuto il tempo-limite e il posto a disposizione fosse solo uno. Ho seguito con interesse i Mondiali, proprio per capire quale sarebbe stato il crono, nell’eventualità, da migliorare. Due giorni prima della Finale a Riccione avevo nuotato 1:08 ed ero in crisi nera. Poi mi sono detta di pensare che la gara deve andare come dico io e mi sono creata una sorta di bolla. Sono molto felice che sia andata bene”, ha raccontato Angiolini.

Un approccio esclusivamente sulla propria prestazione. E a Parigi si entrerà in vasca con il seguente spirito: “Penserò un turno alla volta, avendo come obiettivo la qualificazione alla semifinale e poi da lì alla possibile Finale. Una volta entrata tra le migliori otto, non pensare a niente e giocarsela al meglio delle proprie possibilità”.

La rivedremo al Trofeo Settecolli (21-23 giugno), provando magari a fare un bel tempo nei 200 rana, visto che la sua preparazione è da 200ista: “Io mi alleno su questa distanza e mi viene piuttosto bene anche quella più breve (sorride, ndr). Probabilmente se negli Assoluti primaverili ci fosse stato un giorno di riposo, sarei riuscita a fare meglio del 2:24 nuotato, certo fare 2:23 sarebbe stato complicato”, ha sottolineato l’atleta tricolore.

Un percorso che viene da lontano quello di Angiolini: “Sono ripartita con l’attività agonistica dalla categoria “Cadetti”, portando avanti l’idea di non aver ancora raggiunto il mio limite. In questo modo ho gareggiato, non lasciandomi più condizionare dal fatto di confrontarmi con atlete più forti, ma concentrandomi sulla necessità di lavorare esclusivamente su me stessa. Lo step che ho compiuto, ricordando anche l’argento nei 100 rana agli Europei del 2022, è stato soprattutto mentale ed è così che mi alleno”.

Entrata a far parte della Nazionale, dunque, si pensa ai Giochi: “Credo che per entrare in Finale nei 100 rana servirà un tempo da 1:05.7/8 e ci si può lavorare per quanto mi riguarda. Faccio parte di un gruppo in cui ci sono tanti atleti con grandi ambizioni”.

VIDEO INTERVISTA LISA ANGIOLINI

 

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