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Jasmine Paolini lotta come una leonessa, ma cede in tre set a Elena Rybakina a Stoccarda

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Jasmine Paolini

Lotta come una leonessa, ma alla fine Jasmine Paolini deve cedere. La toscana, che da lunedì prossimo potrà festeggiare il suo best ranking (n.13 del mondo), si è dovuta arrendere alla potenza della kazaka Elena Rybakina (n.4 del mondo). 6-3 5-7 6-3 lo score nel quarto di finale del WTA500 di Stoccarda. Sulla terra rossa, al coperto, prestazione ottima della tennista nostrana, che ha dato tutto quello che aveva per mettere in difficoltà una Rybakina brava a sfruttare i momenti di grande ispirazione. Resta, comunque, la bontà della prestazione di Jasmine, che ha pagato dazio al cospetto di una giocatrice molto dotata al servizio.

Nel primo set la partenza di Paolini è fulminea. Piedi veloci per la 28enne allenata da Renzo Furlan e il break c’è. Due game servono alla kazaka per registrarsi perché poi i traccianti sul mattone tritato tedesco arrivano. Specialmente con il rovescio, Rybakina fa paura, punendo sistematicamente Jasmine per le poche prime di servizio messe in campo. E così arrivano il contro-break del quarto game e il break del sesto. La giocatrice tricolore ha uno scatto d’orgoglio nel nono gioco, costruendo due chance del contro-break, ma “San Servizio” vede e provvede per la n.4 del mondo e il 6-3 è realtà.

Nel secondo set la kazaka sfrutta alcune incertezze in prossimità della rete di Jasmine per andare avanti di un break, cancellando una chance del contro-break immediato. Paolini ha il merito di crederci sempre e nell’ottavo game trova le soluzioni ai suoi problemi. La giocatrice fa vedere un grande tennis, costringendo a spostamenti non semplici la rivale e la raggiunge sul 4-4. Si va alla stretta finale ed è decisivo per la frazione l’undicesimo game. Un gioco lunghissimo nel quale l’italiana, anche con grande coraggio, cancella tre palle break e va sul 6-5. Le chance non sfruttate restano in testa a Elena, che perde malamente il turno al servizio successivo. La toscana può sorridere sul 7-5.

Nel terzo set Paolini sfrutta l’inerzia a lei favorevole e va avanti 2-0, capitalizzando i tanti gratuiti di Rybakina. La kazaka, però, ritrova il filo del discorso con alcune giocate splendite a rete. Con un gioco più verticale, la n.4 del mondo fa la differenza. Trovando maggior profondità nei colpi, la vincitrice di Wimbledon 2022 ribalta la situazione, portandosi sul 4-2. Jasmine tenta di rimanere aggrappata alla partita, ma stavolta non c’è nulla da fare e sullo score di 6-3 cala il sipario sul match.

Leggendo le statistiche, si registrano 7 ace della n.4 WTA e il 61% dei punti vinti in risposta alla seconda di servizio di Paolini. Indubbiamente, il dato discriminante è stato quello della percentuale dei punti vinti con la seconda di servizio: il 58% della kazaka rispetto al 39% dell’italiana.

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