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L’ammissione di Sinner sul proprio corpo: “A 20 anni ho dovuto accettare che non avevo il fisico da ventenne”

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Sinner / Lapresse

Jannik Sinner ha debuttato alla grande nel Masters 1000 di Madrid, lasciando appena tre game nel derby a Lorenzo Sonego: ai sedicesimi di finale troverà il russo Pavel Kotov e di fronte ha un buon tabellone per fare un bel po’ di strada anche nella capitale spagnola, per prepararsi al meglio verso Roma e Roland Garros.

L’altoatesino è tornato in conferenza stampa sul suo fisico e sullo sviluppo avuto negli ultimi anni: “Adesso passo più tempo in palestra che sul campo. Ogni corpo è diverso. Io per esempio devo essere forte e stabile. Se sono arrivato a vincere uno Slam, una delle ragioni è proprio la mia crescita fisica. A vent’anni non avevo il corpo di un ventenne e l’ho dovuto accettare e lavorarci“.

Una stabilità fisica che ha permesso oltretutto a Sinner di acquisire continuità: la stagione 2023, la prima di Simone Vagnozzi da coach e quella dell’introduzione di Darren Cahill, aveva visto l’azzurro avere diversi acciacchi e diversi problemi fisici a partita in corso. Al contrario di ciò che accade oggi: nessun infortunio, grande condizione e la possibilità di esprimere il suo miglior tennis.

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