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Moto2, il GP delle Americhe ci aiuterà a scoprire i reali valori in pista?

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Il Motomondiale fa il suo ritorno in scena dopo le prime due uscite (Qatar e Portogallo) e si prepara per la trasferta al di là dell’Oceano Atlantico. Più precisamente si gareggerà al COTA – Circuit of the Americas di Austin, Texas, per una gara che si annuncia quanto mai interessante e che ci potrebbe aiutare a capire in maniera più chiara i reali valori in pista.

Dopo i primi due appuntamenti, dopotutto, la Moto2 ha visto due vincitori diversi e ben sei piloti sul podio. Non si potevano mischiare le carte più di così. Anche la classifica è totalmente imprevedibile per il momento. Al comando troviamo Aron Canet (vincitore a Portimao) con 31 punti contro i 29 di Joe Roberts. Terzo Manuel Gonzalez con 27, quarto Sergio Garcia con 26, quinto Alonso Lopez con 25, sesto Ai Ogura con 24, settimo Barry Baltus con 23.

Un quadro, per ora, totalmente illeggibile. Proprio per questo motivo la gara statunitense ci permetterà di capire se qualche pilota sarà in grado di dare le prime conferme di un’annata che, ad ogni modo, si annuncia senza un dominatore assoluto come accaduto nelle ultime stagioni. Quest’anno la classe mediana assomiglia ad un liberi tutti.

In casa Italia, invece, cosa dovremo aspettarci? Al momento il miglior portacolori azzurro è Celestino Vietti nono in classifica con 16 punti (nono a Lusail e settimo a Portimao), quindi è 14° Tony Arbolino (20° a Lusail e 12° a Portimao) con 4 punti. Gli italiani non partono con il vento in poppa, ma dovranno sfruttare il COTA per una rapida inversione di tendenza, altrimenti la rincorsa al titolo potrebbe farsi subito complicata.

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