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MotoGP, i promossi e bocciati del GP delle Americhe: Vinales stellare, Acosta stupisce, Bagnaia opaco

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Maverick Vinales
Vinales / MotoGP.com Press

I PROMOSSI

MAVERICK VINALES (Aprilia): un fine settimana stellare. Pole position, successo nella Sprint Race e vittoria anche in gara. E che vittoria! Undicesimo al termine del primo giro, lo spagnolo si rimbocca le maniche e va a risalire posizione su posizione. Una rimonta rabbiosa che lo porta al comando con pieno merito. Salito in vetta non molla più la presa e centra un trionfo vero e proprio.

PEDRO ACOSTA (Gas Gas Tech3): dopo il primo podio di Portimao, ad Austin è addirittura secondo. Il rookie spagnolo non finisce di stupire. Anche su un tracciato complicato come il COTA è della partita fino all’ultimo metro. Comanda la gara per diverse tornate e fa di tutto per centrare il bersaglio grosso. Senza uno Vinales così poteva davvero vincere la sua prima gara in top class.

ENEA BASTIANINI (Ducati Factory): il romagnolo, zitto zitto, centra un terzo posto brillante in terra texana ed è secondo in classifica generale con 21 lunghezze da recuperare su Jorge Martin. Disputa, come sempre, una gara intelligente. Gestisce bene moto e gomme e esce nelle fasi finali. Terzo e due posizioni avanti rispetto a Bagnaia. Un aspetto che non passa inosservato.

I BOCCIATI

FRANCESCO BAGNAIA (Ducati Factory): il due-volte campione del mondo era reduce dalla caduta di Portimao. Confidava in un weekend di alto profilo al COTA, ma lo fallisce ampiamente. Ottavo nella Sprint Race, quinto nella gara lunga. Un bottino ampiamente insufficiente per un pilota che non sembra al 100% sulla sua moto. La corsa al titolo si complica e il feeling è ancora lontano con la sua GP24.

MARC MARQUEZ (Ducati Gresini): dopo una Sprint Race di livello, vuole prova la vittoria nella gara domenicale. Sale al comando a 10 giri dalla fine e prova a spingere. Un po’  troppo. Cade rovinosamente proprio sul più bello nella staccata di curva 11 quando era primo. Errore davvero grave e banale. Grande prestazione gettata alle ortiche.

JOAN MIR (Honda): già di per sé la moto giapponese proprio non va, poi lui non fa altro che cadere. Anche al COTA completa ben pochi giri e finisce nella ghiaia texana a ripetizione. Ieri nella gara lunga si giocava l’ultimo posto con Luca Marini, ma la sua gara finisce ampiamente in anticipo.

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