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MotoGP, il problema di Bastianini si chiama Sprint Race: il sabato una zavorra per le ambizioni iridate

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Enea Bastianini

È tornato Enea Bastianini. Potevano esserci leciti dubbi sul riminese dopo l’annus horribilis 2023, ma lui li sta spazzando via con i fatti. Due podi e tre piazzamenti nei primi cinque rappresentano un rendimento solidissimo che, seppur in uno small sample size, gli consente di occupare la seconda posizione nella classifica iridata.

Va però rimarcato un dato. Bestia non è mai uscito dalla top-five nelle gare lunghe, senza tuttavia mai entrarvi nelle Sprint, dove si è sempre classificato al sesto posto! Dunque un ruolino di marcia diametralmente opposto tra la competizione del sabato e quella della domenica.

Chiaramente, in una categoria dove le Sprint assegnano un terzo del punteggio, non riuscire a incidere nel suddetto ambito può rappresentare una zavorra fatale. Non si scopre niente di nuovo, si sa che una delle più grandi qualità di Bastianini è una guida efficace ma gentile con gli pneumatici, grazie alla quale fa la differenza nella seconda metà delle gare… quella che al sabato non c’è!

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Il riminese ne parlava già lo scorso anno. È conscio di dover adattare il suo stile di guida alle circostanze, ma nelle Sprint è obbligato a correre contro natura. Nel 2023 c’erano gatte ben più feroci da pelare, ora invece ci si può e ci si deve concentrare su questo aspetto, perché con un rendimento così solido, la candidatura iridata può essere credibile.

Ci sarà tempo e modo per crescere, come altri hanno fatto negli ultimi anni. A chi segue Enea il compito di aiutarlo a effettuare il proverbiale ultimo salto di qualità.

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