MotoGP
MotoGP, sprazzi di vero Bagnaia a Jerez. Bezzecchi sulla strada giusta, Morbidelli da ‘vorrei ma non posso’
A Jerez de la Frontera si è chiusa la giornata inaugurale del Gran Premio di Spagna, quarto atto del Mondiale 2024 di MotoGP. Come d’abitudine, il venerdì è stato dedicato alla sessione di prove libere e alle pre-qualifiche, durante il quale si è (ri)vista una Ducati dominante quantitativamente e qualitativamente.
Austin fa storia a sé, come di consueto. Su un tracciato dalle condizioni canoniche, le moto di Borgo Panigale sono tornate a sbaragliare il campo, accaparrandosi ben 7 dei 10 posti a disposizione per il Q2. All’interno del branco delle Desmosedici è tornato a ruggire soprattutto Francesco Bagnaia, che con il circuito andaluso ha un rapporto eccellente.
Forse non ha tutti i torti Jorge Martin nel continuare a definirlo “il favorito” per la conquista del Mondiale. Pre-tattica o meno, il madrileno (oggi comunque competitivo e autore di un rinfrancante quinto tempo), sa bene come Pecco abbia una capacità di reazione ormai conclamata. È solo venerdì, sia chiaro, ma negli ultimi anni Jerez de la Frontera ha sempre rappresentato una tappa in cui il piemontese ha saputo ringalluzzirsi dopo un periodo difficile.
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Non c’è due senza tre, recita un adagio polare. Dopo il 2022 e il 2023, varrà anche per il 2024? I primi responsi in merito arriveranno già domani nella Sprint, che sta diventando una sorta di tallone d’Achille per il due volte Campione del Mondo. Di certo la concorrenza non gli mancherà.
Al di là del già citato Martin, Maverick Viñales sembra finalmente tornato quello dei giorni belli e Marc Marquez è desideroso di scacciare gli spettri legati al declino. Occhio, soprattutto, al veterano del Team Gresini. La sensazione è che abbia il dente avvelenato dopo la rovinosa caduta di Austin. Si è visto qualche segnale da parte di Marco Bezzecchi, forse ha imboccato la strada giusta dopo una partenza in sordina?
In ritirata, rispetto alle abitudini recenti, Enea Bastianini. In ogni caso, il riminese – secondo nella classifica del Mondiale – è entrato nel novero dei qualificati diretti al Q2. Avrà dunque modo di cercare l’assetto migliore della sua GP24 nelle prove libere di sabato mattina, senza particolari affanni.
Chi continua a faticare è invece Franco Morbidelli, unico degli otto ducatisti a doversi cimentare nel Q1. Non un buon viatico per chi ha già una posizione traballante in seno alla muta di centauri che possono beneficiare del mezzo egemone dell’epoca contemporanea.