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Nuoto, gli italiani più in alto nei ranking mondiali stagionali. Ceccon preceduto da un cinese

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Thomas Ceccon
Ceccon / LaPresse

La volata è lanciata. Le Olimpiadi di Parigi 2024 si avvicinano sempre di più e in attesa dei trials negli USA e in Australia, tali da rappresentare un chiaro indicatore prima dei Giochi, nel nuoto tra le corsie tiene banco la posizione dell’Italia. Il Bel Paese ha concluso l’ultima rassegna iridata di Doha con 12 medaglie (record), di cui 2 ori, 5 argenti e 5 bronzi. Tuttavia, quanto è accaduto nell’impianto dell’Aspire Dome è da prendere con le pinze. Un campionato con tante assenze e riscontri condizionati dai forfait, disputato in un periodo anomalo (febbraio).

Da questo punto di vista, nel ranking di World Aquatics, possiamo trarre più informazioni interessanti e in casa nostrana ci sono nomi che si sono distinti. Thomas Ceccon, assente a Doha per un infortunio al dito, è secondo al mondo in quest’annata nei 100 dorso con il crono di 52.27, nuotato in Coppa del Mondo a ottobre 2023, preceduto solo dal cinese Xu Jiayu (52.05). Un Ceccon che sta lavorando per avvicinare e, magari, migliorare il suo primato del mondo di 51.60, oltre che allargare il proprio programma ai 200 dorso.

Terza piazza nel ranking per Alessandro Miressi (argento mondiale in Qatar) nei 100 stile libero in 47.61, dove a guidare c’è un altro cinese, Pan Zhanle, che a Doha ha fatto tremare la vasca con il record del mondo di 46.80. Posizioni decisamente buone anche quelle occupate da Simona Quadarella nei 1500 e negli 800 sl, distanze nelle quali la romana ha vinto due ori mondiali, approfittando delle defezioni di Katie Ledecky e di altre atlete di altissimo livello. Simona è accreditata del secondo tempo al mondo nei 1500 sl di 15:46.99, alle spalle di Ledecky (15:38.81), mentre negli 800 è quarta in 8:17.44 nella graduatoria comandata dalla canadese Summer McIntosh (8:11.39).

Buone indicazioni della rana con la coppia Benedetta Pilato-Nicolò Martinenghi: la pugliese ha ottenuto a fine novembre scorso la qualificazione olimpica con il sesto tempo stagionale al mondo di 1:05.75 (Tang Qianting la migliore in 1:04.39), allo stesso modo Tete (argento ai Mondiali di Doha) è sesto nel ranking con il tempo di 58.84 (Qin Hayang il migliore in 57.69). Ci sarà da alzare i giri del motore se si vorrà essere della partita per le medaglie ai Giochi, visto il fermento nella specialità.

Nei misti e nel delfino Alberto Razzetti ha stupito. A Doha sono arrivate due medaglie mondiali (argento nei 200 farfalla e bronzo nei 200 misti) e i tempi di accredito nelle tre specialità sono molto interessanti. Il Razzo è il quarto al mondo nel ranking dei 200 misti (1:56.21), il secondo nei 400 (4:09.29) e il quinto nei 200 delfino (1:54.65). Chiaramente sono tempi indicativi per quanto detto sulle selezioni americane e australiane, senza considerare il fenomeno francese Leon Marchand pronto a dare segnali.

A chiusura del cerchio, Gregorio Paltrinieri vorrà stupire ancora. Il bronzo degli 800 sl ai Mondiali è stato un piccolo assaggio di quanto Greg sia intenzionato a fare in vista dei Giochi, tenuto conto dei propri tempi attuali: 7:42.98 negli 800 sl (terzo tempo al mondo nella stagione) e 14:41.38 nei 1500 sl (secondo tempo al mondo a livello stagionale).

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