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Perché Errani/Paolini e Bolelli/Vavassori non sono sicuri di giocare le Olimpiadi: tra incastri e rinunce

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Simone Bolelli, Andrea Vavassori
Bolelli e Vavassori / IPA Sport

Simone Bolelli/Andrea Vavassori e Sara Errani/Jasmine Paolini sono le due coppie italiane in corsa per la qualificazione nei tornei di doppio delle Olimpiadi di Parigi 2024: al momento nessuno dei quattro azzurri, però, è in top ten, requisito necessario per l’automatico accesso ai Giochi.

Alle Olimpiadi sono riservate al tennis 172 carte olimpiche, equamente distribuite tra uomini e donne, ma ogni Paese potrà portare a Parigi al massimo 6 tennisti per genere, con un massimale di 4 posti per ciascun torneo di singolare, 2 coppie in ciascuno dei tabelloni di doppio di genere ed 1 coppia nel doppio misto.

In linea teorica, se gli azzurri dovessero occupare sia al maschile che al femminile tutti gli slot in singolare, allora ci sarebbero due posti liberi, che potrebbero essere conquistati al maschile proprio da Bolelli e Vavassori, mentre Sara Errani occuperebbe il quinto pass tra le donne (Paolini sarebbe qualificata in singolare).

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Al momento tra gli uomini Bolelli e Vavassori sono, rispettivamente, 26° e 24° nel ranking di doppio, e punterebbero al ranking combinato per avere accesso alle Olimpiadi: la somma dei loro piazzamenti darebbe come risultato 50, una quota che permetterebbe loro ampiamente di qualificarsi ai Giochi.

Identico discorso tra le donne per Jasmine Paolini e Sara Errani: la prima nei ranking mondiali è 14ma in singolare e 37ma in doppio, mentre la seconda è 117ma in singolare e 41ma in doppio: in questo caso il totale dei loro migliori piazzamenti darebbe come somma 55, quota che dovrebbe essere sufficiente per il pass olimpico.

Al netto delle rinunce che certamente non mancheranno, in singolare come in doppio, l’Italia potrebbe anche schierare una seconda coppia sia nel doppio maschile che in quello femminile, infine due degli azzurri qualificati a Parigi, in singolare o in doppio, potrebbero anche prendere parte al torneo di doppio misto.

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