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Puppo incredulo: “Forse l’arbitra era distratta, Sinner preso in giro. Per il n.1 cambia poco e a Madrid…”

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Sinner IPA Agency

Si è parlato delle semifinali del Masters 1000 di Montecarlo nel corso del nuovo appuntamento sul canale YouTube di OA Sport con TennisMania, in cui Dario Puppo, giornalista di Eurosport, ha analizzato quanto avvenuto nei match tra Jannik Sinner e Stefanos Tsitsipas e Novak Djokovic e Casper Ruud. Due incontri con esiti sorprendenti.

Il primo, quello che ha riguardato Jannik Sinner, ha visto l’azzurro cedere in 3 set contro Stefanos Tsitsipas, con una chiamata totalmente errata nel parziale decisivo che ha cambiato tutto. L’arbitra Aurélie Tourte e il giudice di linea non vedono il doppio fallo del greco nelle fasi clou del game che vedeva Jannik avanti 3-1. “Dicono che un punto o una situazione non può cambiare l’esito di un match? Non sono d’accordo. A Jannik sono venuti i crampi. Cosa più normale che può succedere in quei momenti, perchè parte tutto dal cervello. Una decisione che assomiglia a una presa in giro. L’arbitra, dopo diversi over-rule, in quell’occasione non ha fatto niente. La cosa più assurda, se possibile, è che pochi istanti dopo hawk-eye ha sbugiardato tutto”.

Dario Puppo non si capacità della decisione. “L’arbitra forse non stava guardando il campo, altrimenti non si spiega. Il dubbio non poteva non venire. Poteva fermare il punto e farlo rigiocare. Ma così no”. 

Si passa poi ad analizzare la situazione riguardante il numero 1 del ranking:La sconfitta di Djokovic che manca i 1.000 punti lascia un po’ tutte le cose come stanno a riguardo della prima posizione. Nel caso di Alcaraz, invece, deve difendere tanti punti nei tornei su terra, per cui Sinner potrebbe rimanere a lungo al numero 2. Questo potrebbe incidere molto pensando a Roland Garros e Wimbledon, con Nole e lo spagnolo che potrebbero essere dalla stessa parte del tabellone”. 

Dario Puppo torna sul match di Sinner: “Jannik andrà al Masters 1000 di Madrid con aspettative non clamorose, proprio come a Montecarlo. Poi, ovviamente, quando sei in semifinale è logico che te la giochi, ma tant’è. Avrà otto giorni di tempo per prepararsi. Oggi invece ha commesso qualche ingenuità in campo. Alcuni errori in campo aperto, sbagliando la direzione. Non avendo la competa stabilità in campo non puoi non andare in difficoltà”.

Ultima battuta sulla finale tra Ruud e Tsitsipas. “Per me vince il greco”. 

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