Vela
Quale divario tra Luna Rossa e New Zealand? Bruni: “Differenze in millesimi. Io timoniere? Ho l’esperienza…”
Il percorso di avvicinamento verso l’America’s Cup 2024 sta entrando definitivamente nel vivo anche per Luna Rossa, che ha varato lo scorso sabato presso il molo Ichnusa di Cagliari l’AC75 con cui parteciperà alle regate di Barcellona. Si partirà con la Louis Vuitton Cup, il torneo degli sfidanti contro Alinghi, Ineos Britannia, American Magic, Orient Express per ottenere la possibilità di fronteggiare Team New Zealand nel Match Race che metterà in palio la Vecchia Brocca.
Francesco Bruni, timoniere di Luna Rossa, è stato intervistato da Stefano Vegliani nel corso della consueta rubrica d’approfondimento Sail2U visibile sul canale Youtube di OA Sport: “Noi avevamo visto la barca nel capannone tante volte, sia qui che a Bergamo dove l’hanno costruita. Questa barca è un passo avanti dal punto di vista aerodinamico rispetto alla precedente. A livello estetico secondo me vince in assoluto, adesso dobbiamo farla vincere anche in mare“.
Sulle differenze rispetto ad Alinghi e New Zealand: “Ci sono piccole differenze, un po’ qua un po’ là, nei volumi a prua, la poppa di New Zealand è un po’ più stretta. A prima vista però non sembra ci siano dei secondi lì, sono millesimi di secondo. Abbiamo degli oggetti molto simili che mi fanno pensare, anche guardando lo sviluppo delle barche piccole, che saranno dei match molto combattuti e vicini. Piccoli particolari dal punto di vista aerodinamico. Piccole scelte che però non danno secondi, dai numeri che ci fornisce il computer nelle simulazioni, sono millesimi di secondo da una parte o dall’altra. Se regatassimo solo con lo scafo ad oggi sarebbero dei match molto vicini, mentre dal punto di vista dei foil ancora non abbiamo visto nulla, quindi vedremo“.
“La parte idrodinamica dello scafo è più importante rispetto ad Auckland, quindi il tocco della prua avverrà più volte rispetto alla Nuova Zelanda, magari per un errore con onda più alta o anche per il poco vento. Immagino che gli scafi saranno più immersi e toccheranno di più l’acqua, quindi quella parte lì sarà più interessante“, prosegue Bruni.
Su quando verrà definita la composizione dell’equipaggio per le regate: “Penso che la lista definitiva arriverà soltanto a Barcellona. Il primo giorno vorremmo navigarci tutti, comunque faremo i turni e continueremo a farli fino a Barcellona. Tita per un po’ sarà impegnato per le Olimpiadi giustamente, ma verranno fatte delle scelte anche per i foil trimmer e per i cyclors. Alla fine tutti dovremo ruotare e tutti vogliamo essere in barca, però l’importante è vincere come team e non come singoli. Nel mio caso spero che l’esperienza conti qualcosa. Il grande vecchio può giocare solo sull’esperienza, di sicuro non sull’età“.