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Tennis
Quante ore ha giocato Rune più di Sinner a Montecarlo: due partite in un giorno e la maratona con Dimitrov
Jannik Sinner si è sparazzato in maniera perentoria di Sebastian Korda e Jan-Lennard Struff nelle sue prime due uscite al Masters 1000 di Montecarlo. Il tennista italiano, numero 2 al mondo, ha giganteggiato in lungo e in largo, dimostrandosi in una forma fisica davvero eccezionale anche sulla terra rossa dopo aver vinto Australian Open, ATP 500 di Rotterdam e Masters 1000 di Miami nel primo trimestre della stagione disputato sul cemento.
Mercoledì 10 aprile ha surclassato l’americano con il punteggio di 6-1, 6-2 in un’ora e 15 minuti. Giovedì 11 aprile ha avuto la meglio sul teutonico con il punteggio di 6-4, 6-2 in un’ora e 16 minuti. Il fuoriclasse altoatesino si è dunque qualificato ai quarti di finale rimanendo in campo due ore e 31 minuti complessivi, equamente spalmati nell’arco di due giornate. Discorso ben diverso per il suo prossimo avversario, ovvero il danese Holger Rune.
Il numero 7 del mondo ha infatti giocato una partita e mezza nella giornata odierna. Prima ha dovuto completare la partita contro l’indiano Sumit Nagal, che ieri era stata interrotta per pioggia sul punteggio di 6-3, 2-1, 40-A. Il nordico ha perso il secondo set e si è poi imposto per 6-3, 3-6, 6-2 giocando per 63 minuti. Dopo aver rifiatato, il 20enne è tornato in campo per fronteggiare il bulgaro Grigor Dimitrov: ne è uscita una maratona di tre set, in cui ha avuto la meglio per 7-6(9), 3-6, 7-6(2) dopo 3 ore e 30 minuti, tra l’altro annullando due match-point.
Dunque Holger Rune ha giocato per 4 ore e 33 minuti complessivi questo pomeriggio e domani tornerà in campo per fronteggiare Jannik Sinner. In sostanza l’azzurro ha giocato 3 ore e 17 minuti in meno rispetto a Rune in questo giovedì 11 aprile, il suo match contro Struff si è concluso anche un’oretta prima rispetto a quello del suo prossimo avversario. Le doti di recupero del danese sono ben note a tutti, ma potrebbe essere in una situazione di svantaggio.