Tennis
Rafael Nadal vede i titoli di coda? “Tutto ha un inizio e una fine, sto andando contro la mia filosofia. A Parigi…”
Rafael Nadal è stato sconfitto da Alex de Minaur ai sedicesimi di finale del torneo ATP 500 di Barcellona. Lo spagnolo è stato eliminato dall’australiano sulla terra rossa della località catalana, dove il fuoriclasse spagnolo aveva alzato al cielo il trofeo in ben dodici occasioni. Un ko maturato in due set e che fa restare l’iberico al di fuori della top-400 del ranking ATP.
Rafael Nadal ha analizzato la propria prestazione: “Ho giocato questo questo torneo come se fosse il mio ultimo a Barcellona. Le mie sensazioni in campo sono state buone, in alcuni momenti ho giocato a un buon livello. La cosa più importante in questo momento, purtroppo, non è vincere ma uscire sani dal torneo. Dopo tutto quello che ho passato negli ultimi mesi non è il momento di cercare atti eroici: devo essere realista, fare le cose nel modo più prudente e logico. Sono sempre stato consapevole che tutto ha un inizio e una fine, non ci sono drammi. L’unica cosa triste è non poter giocare di nuovo questo torneo a livello professionistico, mi sarebbe piaciuto lottare per questo torneo ancora una volta“.
Rafael Nadal ha poi proseguito: “L’importante era poter giocare e ho giocato. Voglio solo lottare nei tornei, essere in campo è una grande notizia. A livello personale mi ci è voluto molto tempo per tornare qui, ma questa settimana ce l’ho fatta. Eravamo tutti consapevoli della posta in gioco, l’importante era giocare qui dando priorità alla salute, senza correre rischi. Anche se questo va un po’ contro la mia filosofia e il mio modo di intendere lo sport, è così che ho fatto per tutta la vita, andando al limite in ogni occasione, ora è il momento di prendere un’altra direzione. Devo adattarmi al ritmo giusto per cercare di darmi la possibilità di continuare a progredire nelle prossime settimane. Spero di essere a Madrid tra una settimana, questo è l’importante in questo momento“.
Lo spagnolo prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: “Prima di venire qui ho giocato solo qualche set di allenamento e il match di Las Vegas, non ho giocato altro. In questo momento non posso permettermi di giocare un match di 2-3 ore a livello competitivo. Oggi ho avuto alcune occasioni, alcuni momenti che potevano andare a mio favore, ma ho commesso degli errori con il dritto. Mi sono mancati perché vengo da una competizione molto limitata, ma accetto quello che ho e da dove vengo, cerco di essere positivo in ogni momento“.
L’ex numero 1 del mondo ha poi concluso: “Se il mio corpo risponde e accumulo buone sessioni di allenamento, sarò in grado di fare un passo avanti a Madrid. Se il mio corpo è in grado di assimilare progressivamente i carichi, questo dovrebbe aiutarmi a pretendere sempre di più da lui, ma non lo so. L’idea è quella di progredire: a A Madrid per andare un po’ meglio, a Roma un po’ di più… e a Parigi, se Dio vuole. È lì che bisogna provarci“.